«Cara Unione,

mi rivolgo con queste parole direttamente all'assessore ai Trasporti Moro.

Sono una ligure innamorata della Sardegna, da molti anni con mio marito trascorriamo le nostre vacanze nella vostra incantevole Isola, ma sono anche molto amareggiata dalla tendenza attuale che vede diventare la vostra terra un’esperienza esclusivamente di lusso se non proibitiva in certi periodi per una famiglia con redditi ‘nella media’: i costi sono lievitati a dismisura.

Non mi riferisco solo alla parte alberghiera, essendo il vostro territorio disseminato di agriturismi con ospitalità a cinque stelle, ma soprattutto alla parte dei trasporti che vede in luglio, ad esempio, tariffe per la sola tratta da Genova che superano i 900 euro per due persone, una piccola auto e un cane in cabina interna.

Credo che occorra un intervento come Regione Sardegna: lo scorso anno a fine luglio nel sud ovest le spiagge erano quasi vuote, le strutture dove abbiamo alloggiato rammaricavano tutte il costo proibitivo dei trasporti via terra e via mare, che vanificava gli sforzi di adeguamento effettuati negli anni.

Onestamente non è solo una questione di aumento del costo del carburante, l’impressione insomma è che il ritocco dei prezzi sia a carattere speculativo: non è che la Sardegna miri sempre più ad una clientela internazionale con redditi ben diversi dai nostri?

Un peccato davvero dire addio alla Sardegna, alla sua gente meravigliosa, alla sua cultura, ai suoi paesaggi e al suo mare, ma la matematica è scienza cruda.

Tristemente».

Cristina Casanova

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