Un Lilian Thuram "molto preoccupato" per gli "inquietanti segnali di razzismo" che arrivano un po' ovunque dall'Europa.

L'ex calciatore francese, che è stato un gran difensore e ha militato nel Parla e nella Juventus, da anni lotta con la sua Fondazione per una maggiore giustizia sociale e in particolare contro il razzismo.

"Purtroppo - ha affermato - sembra quasi per le persone come me, di colore, non esista alcune legittimità. Si dice che in Europa ci sono troppi stranieri, ma spesso tutto è collegato al solo colore della pelle. E noi non possiamo chiuderci in Europa, come auspicano le destre. Il mondo non è nostro, è di tutti, e bisogna accettare l'idea che la ricchezza possa essere condivisa".

Non nega, Thuram, che si vergognerebbe, oggi, di vivere in un Paese come il nostro, e soprattutto di Matteo Salvini.

"La stessa cosa - ha aggiunto - sarebbe accaduta in Francia con Marine Le Pen. Se avesse vinto alle presidenziali mi sarei vergognato di essere francese".

"Bisogna lavorare con le scuole, con i giovani, con tutta la società. Battersi, lottare, denunciare", ha aggiunto.

"Lo ripeto - è la chiosa - sono molto preoccupato e la situazione può peggiorare".

(Unioneonline/L)
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