Sulla soglia degli 80 anni la maglietta numero 10 dell'Estudiantes Sassari era sempre e solo per lui: Salvatore "Tore" Sanna, classe 1938, nato nel popolare quartiere sassarese del Monte Rosello.

Anche perché era proprietario del campo e presidente della società, che dopo avere ballato fra Seconda e Terza categoria, faceva il campionato Amatori Uisp.

Aveva detto più volte: "Con me in campo non si alza l'eta media ma il tasso tecnico, la palla so ancora dove metterla anche se i riflessi non sono più quelli di una volta".

Tore Sanna è morto ieri dopo una breve malattia. Giocava ancora, poco, ma giocava.

Calcolava di avere segnato almeno mille reti come Pelè e visti i campionati in carriera non è certo un'esagerazione per il fantasista sassarese specialista sui calci di punizione e i rigori.

Si vantava di essere "il calciatore più anziano d'Europa".

Aveva ragione probabilmente, perché di simili esempi di atleti in attività continua (72 anni di fila) non c'è traccia. Da giovane aveva avuto una discreta carriera nei dilettanti tra Bosa, Ossese, Bono, Porto Torres, Sassari. Negli anni Cinquanta era riuscito persino a battere la Torres.

La passione era rimasta inalterata e lo aveva portato a condurre una vita da atleta. Sorridente, amante della compagnia, un'istituzione del calcio cittadino, salutato con affetto quando andava a guardare le partite della Torres maschile o di quella femminile.

Certo è che se nel calcio si vuole onorare un giocatore come si fa nel basket, nessuno più di Tore Sanna merita che la maglia numero 10 dell'Estudiantes Sassari sia ritirata e che d'ora in poi la numerazione passi dal 9 al 11.
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