Non c'è due senza tre. Ora si può dire con certezza, il titolo italiano per la terza volta è suo.

Il peso massimo leggero Tore Erittu ha ottenuto il passaporto per la definitiva consacrazione battendo ai punti il romano Luca D'Ortenzi.

Un verdetto unanime: 96-94, 97-93 e 96-94 espresso dai giudici al temine di dieci riprese combattute con grande carattere dal turritano contro un avversario più giovane e potente.

Il 38enne di Porto Torres ha saputo soffrire coltivando una doppia personalità sul ring allestito nel parco di Balai: grande classe e spavalda serenità, connotati che ha maturato negli anni.

Se ne sono accorti i tanti tifosi che ieri lo hanno sostenuto e applaudito per tutto il match, una sfida in crescendo conclusa con la conquista della cintura da campione e i fuochi di artificio scoppiati nel cielo di Balai e nel cuore del pubblico.

Dopo un inizio sofferente Erittu nelle prime riprese ha subito la potenza del 30enne romano. Nel quarto round è stato "pietoso", ha superato l'avversario ma non ha sentito l'odore del sangue lasciando lo spiraglio del recupero a D'Ortenzi.

Poi ha iniziato a monetizzare la chance con partenze sprint in ogni round portando punti in cascina sino all'ultimo gong.

Tra gli altri incontri conferma la sua crescita Gabriele Cossu, 28 anni, piuma del team di Tore Erittu e di Simone Maludrottu. Ha vinto ai punti contro il serbo coetaneo Nemanja Sablyov.

Nel contorno anche il nuorese Alessandro Goddi dei medi ha messo al tappeto al quarto round l'avversario serbo Bojan Radovic.

Mariangela Pala

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LA CURIOSITÀ:

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