È durata circa due ore l'udienza del Milan di fronte alla camera giudicante della Uefa a Nyon, in Svizzera.

La delegazione rossonera, capitanata dall'amministratore delegato Marco Fassone, ha illustrato - dopo una prima fase dedicata all'accusa, quindi alle ragioni dell'Uefa - la propria memoria difensiva: un dossier di 25 pagine per scongiurare la peggiore delle sanzioni possibili dopo aver violato le regole del fair play finanziario, l'esclusione dalle coppe europee.

L'udienza si è conclusa con una terza fase di dibattito e confronto tra le parti.

La sentenza è attesa nei prossimi giorni, entro il weekend.

Marco Fassone al termine dell'udienza non si è sbilanciato più di tanto: "Vogliamo essere valutati in coerenza con i precedenti casi di fair play finanziario, e fino ad ora non è stato così (riferendosi alla bocciatura del settlement agreement, ndr). Se la sentenza dovesse essere troppo dura nei nostri confronti, faremo appello al Tas".

L'ad rossonero ha parlato anche - brevemente - di mercato, senza fare nomi: "Abbiamo un piano A e un piano B, perché a seconda della sentenza può cambiare il budget che avremo a disposizione, ma Mirabelli non è in vacanza. Si sta già muovendo dietro le quinte".

(Unioneonline/L)

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