Inizia a San Gallo, Svizzera, il nuovo corso della Nazionale italiana.

Finisce 2-1 la partita di debutto del nuovo ct Roberto Mancini, chiamato a risollevare le sorti del calcio nostrano dopo la bruciante eliminazione dai Mondiali di Russia, mancati dalla gestione Ventura.

Di fronte agli azzurri, un avversario poco quotato, ma deciso a non sfigurare: l'Arabia Saudita.

Per la prima il Mancio sceglie il 4-3-3, con Bonucci e Romagnoli a difendere la porta di Donnarumma, coadiuvati sulle fasce da Zappacosta e Criscito.

A centrocampo Pellegrini, Jorginho e Florenzi, pronti a creare occasioni per il trio d'attacco, composto da Politano, Insigne e Balotelli, convocato dopo mesi e mesi di purgatorio.

Ed è proprio SuperMario a sbloccare il risultato, a metà primo tempo, con un gran tiro dalla distanza, che finisce nell'angolo basso alla destra del portiere saudita.

Nella prima frazione in spolvero anche Florenzi e Criscito, che prima dell'intervallo, dopo l'ennesima discesa, colpisce la traversa.

Nella ripresa, Mancini dà spazio a Belotti, che rileva Balotelli e al 68' sigla il raddoppio: stacco imperioso su corner, il portiere respinge ma il Gallo è lesto a ribadire in rete di potenza.

Dieci minuti dopo i sauditi accorciano: svarione difensivo di Zappacosta, uscita disperata di Donnarumma e Al Shehri riesce a infilare il gol della bandiera.

Sul 2-1 gli azzurri mollano un po', ma la difesa, guidata da Bonucci, scelto come capitano, argina l'arrembaggio finale degli avversari.

E al triplice fischio la Nazionale può tornare a festeggiare la vittoria, dopo mesi di buio.

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