Torna a casa Arzachena. Ma alla richiesta dei tifosi, il sindaco Roberto Ragnedda replica con i costi dei lavori di adeguamento dello stadio Pirina, pari a un milione di euro.

Dal confronto, avvenuto oggi, intorno all'ora di pranzo, viene fuori che la squadra di Mauro Giorico dovrà continuare a giocare le gare casalinghe del campionato di Serie C al Nespoli di Olbia.

E se prima si pensava che l'esilio dei biancoverdi potesse durare al massimo fino all'inizio del girone di ritorno, dal summit è emersa un'altra realtà.

"Tutti vorremmo che l'Arzachena Costa Smeralda Calcio giocasse in casa, la squadra è patrimonio dell'intera comunità", ha dichiarato Ragnedda, eletto a giugno, "ma insieme all'assessore ai Lavori pubblici Fabio Fresi, al delegato allo Sport Valentina Geromino e al dirigente del settore Lavori pubblici Libero Meloni sono state chiarite le condizioni attuali della struttura, l'elenco degli interventi indispensabili e i costi necessari, che sono pari a circa 1 milione di euro". Mica spiccioli.

Comunque, una cifra doppia rispetto a quella ventilata qualche mese fa, dopo la storica promozione dell'Arzachena.

Tanto che, mentre si cerca la differenza, la data utile per riportare gli smeraldini al Pirina slitta a tempi indefiniti.

"In merito all'adeguamento dello stadio di Arzachena, a oggi non posso confermare una data precisa in cui la squadra dell'Arzachena Costa Smeralda Calcio potrà giocare le partite di C nella struttura", ha spiegato il sindaco.

"La mole di interventi richiesta dal Coni dopo i sopralluoghi iniziali della Lega Pro, che facevano ben sperare per un ritorno a casa della squadra entro dicembre, è cresciuta a dismisura. Un elenco che ci ha spiazzati e che, oltre all'adeguamento delle torri faro e del manto erboso, alla realizzazione di nuovi spogliatoi, sala stampa, sala conferenze, sala antidoping, all'allestimento di una tribuna vip e stampa, all'installazione di un sistema di videosorveglianza con relativa sala controllo, alla messa a norma di tutte le strutture esistenti, ha messo in risalto ulteriori criticità connesse alla staticità dell'impianto e dovute anche alla mancata manutenzione ordinaria".

Il dado è bello e tratto. "La pubblica amministrazione e la società sportiva, da sole, non possono farcela. Dal bilancio comunale possiamo recuperare un massimo di 600 mila euro. Inoltre, parteciperemo ad alcuni bandi per ottenere nuovi finanziamenti. Quello che, però, posso confermare, è che il Comune di Arzachena è orgoglioso del traguardo raggiunto dalla sua squadra e sta facendo tutto il possibile per dare riscontro al più presto alle complesse esigenze necessarie all'inclusione del Biagio Pirina tra le strutture qualificate ad ospitare il campionato di C".
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