Ancora un successo per la ultrarunner Marinella Satta.

Alla 23esima edizione della "Lupatotissima" di San Giovanni Lupatoto (Verona), la sessantenne podista domusnovese, dal 1961 residente in Piemonte, si è laureata Campionessa Italiana nella ultramaratona di 12 ore su pista.

Ottava tra le donne, l'atleta della Società Podistica Tranese ha anche migliorato il record italiano nella categoria W60 percorrendo una distanza di 84 chilometri.

Il 28 febbraio del 2010, Marinella Satta è entrata nel "Guinness dei Primati" per aver corso la maratona di Torino palleggiando con un pallone da basket in 4 ore, 28 minuti e 11 secondi, stabilendo il record mondiale assoluto, maschile e femminile.

L'anno dopo, sempre con la palla a spicchi, ha partecipato alla "New York City Marathon".

Tra le oltre 200 gare disputate, ci sono anche tre edizioni della Maratona di Roma, l'ultima delle quali (nell'aprile scorso) affrontata sotto la pioggia in compagnia di 2 palloni.

Medaglia d'argento nel 2000 a Belves (Francia) con la Nazionale ultramaratona femminile nella 100 km a squadre, Satta è anche l'unica italiana ad aver corso sul tapis roulant una 24 ore (km 151 a Torino), una 48 ore (km 219 a Potenza) e una 12 ore (km 88).

Ma le soddisfazioni per Marinella non finiscono qui. "Guardando su internet - racconta l'atleta sarda - ho scoperto di essere undicesima al mondo e prima delle italiane in una speciale classificata fatta dagli americani, tra la prima maratona vinta nel 1981 e l'ultima del 2010. E per me questa è una bella soddisfazione".

Alberto Garau
© Riproduzione riservata