Gli occhi dell'atletica leggera italiana, ancora a secco di medaglie nei Mondiali in corso a Londra, erano puntati su uno dei suoi giovani più talentuosi, il 19enne di origine sarda, Filippo Tortu.

Nato nel 1998 a Milano da padre di Tempio Pausania e madre milanese, Tortu due sere fa ha corso la sua batteria in 20''59, centrando così l'accesso diretto alle semifinali che ha corso questa sera.

Una buonissima gara, conclusa in sesta posizione: "Penso di aver corso il più bel 200 della mia vita, sono soddisfatto al 100% nonostante la mancata qualificazione. Ho pensato a rimanere concentrato, non sono arrivato ultimo, che è già un gran risultato".

La semifinale è stata vinta dallo statunitense Isiah Young (tempo 20"12), mentre Makwala è arrivato secondo in 20"14.

Si trattava del primo mondiale in assoluto per il giovane sardo, già campione europeo juniores e argento mondiale juniores.

Una qualificazione in finale sarebbe stata davvero un'impresa. L'obiettivo per Tortu era stabilire il nuovo record personale, abbassando il tempo (20''34) stabilito agli ultimi Golden Gala di Roma. Non ce l'ha fatta, perché il tempo registrato è stato di 20"62. Che però, dice, "vale più del tempo fatto a Roma".

(Redazione Online/L)
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