L'Odissea di Francesco è un piacere. Un periplo della Sardegna che da tempo voleva fare. Lui, giramondo e sardo d'adozione, a Roma per motivi di studio (la facoltà di Scienze motorie all'Università), non vedeva l'ora di girare intorno all'Isola in kayak. Un viaggio che Francesco Sirimarco, 27 anni, ha programmato giorno per giorno, ora per ora. L'obiettivo è duplice: richiamare l'attenzione su uno sport, come quello del kayak, che ha un numero sempre crescente di appassionati, e dimostrare che è possibile, anche in pieno agosto, fare una vacanza ecosostenibile, facendo emergere l'avventuriero che sta in noi.

IL VIAGGIO - La partenza è fissata per domani alle 8.30 dal molo della Canottieri Ichnusa di Su Siccu a Cagliari. Un ritorno per Francesco Sirimarco che ha vissuto nel capoluogo fino a qualche anno fa e ha imparato nell'Isola ad apprezzare le bellezze naturalistiche, alimentando la sua passione per il kayak. La prima tappa sarà a Villasimius. Il viaggio durerà tra i 22 e i 25 giorni a seconda delle condizioni del mare. "Un mio amico mi fornirà tempestivamente le informazioni meteo", racconta, "anche perché il kayak sarà attrezzato per essere connesso attraverso il cellulare". Ogni notte dormirà in un punto diverso, facendo affidamento anche "sull'ospitalità di circoli nautici e appassionati degli sport canoistici", aggiunge. Alcuni di loro, soprattutto persone che vanno in kayak e frequentano le scuole di questa disciplina sportiva, lo seguiranno in alcune tappe del percorso.

L'ORGANIZZAZIONE - La gran parte del viaggio, tuttavia, sarà in solitaria. "Sono organizzato per essere autosufficiente", spiega, "il kayak è gavonato e ha una capacità di carico tra i 70 e i 90 litri. Avrò con me scorte di cibo, tenda, sacco a pelo e anche una riserva d'acqua di circa 22/24 litri. Il che significa che ogni cinque o sei giorni dovrò fare rifornimento. Poi il pannello solare mi permetterà di ricaricare il cellulare e tenermi collegato con il mondo". Non è la prima volta che qualcuno fa il periplo della Sardegna in canoa o in kayak e Francesco Sirimarco lo sa bene. "Non si tratta di record o altro ma di una sfida impegnativa per me: ho fatto alcuni tratti, ma ora voglio compiere il periplo completo, anche in vista della realizzazione di una guida per canoisti, che descriva i percorsi più belli intorno alle coste dell'Isola", annuncia. La parte più difficile è sicuramente quella che va da Stintino fino a San Vero Milis, anche perché i punti di approdo non sono tantissimi e spesso le condizioni del mare proibitive. "Conto di percorrere circa venti miglia marine, circa quaranta chilometri, al giorno ma se dovrò allungare i tempi oltre il previsto non sarà un problema".

L'OBIETTIVO - Niente sfide da super uomini. "Il mio obiettivo è prima di tutto, anche attraverso la pagina Facebook Paddle Lab, promuovere il turismo sportivo in Sardegna. Invece di pensare soltanto al turismo crocieristico, ad esempio, perché non promuovere l'arrivo di cento canoisti che apprezzano le bellezze naturalistiche della Sardegna?", si chiede Francesco Sirimarco, che a Roma conduce un'attività legata proprio all'escursionismo in kayak (la sua iniziativa ha infatti anche il patrocinio della Federazione italiana canoa oltre al sostegno di alcuni sponsor privati).

Per promuovere questo tipo di turismo, che Francesco Sirimarco ama definire ecosostenibile, servirebbe qualche servizio in più e magari un migliore sistema di trasporti. "Ma la Sardegna è il posto ideale per chi ama fare sport anche durante le vacanze e soprattutto questo tipo di turismo", conclude, "negli anni scorsi mi sono dovuto trasferire a Roma per ragioni di studio e di lavoro, ma spero di poter tornare presto a Cagliari. Non si può scappare a lungo".

Giuseppe Deiana

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