Un Maradona scatenato ieri al teatro San Carlo di Napoli, dove è andato in scena lo spettacolo "Tre volte 10", live show scritto e diretto da Alessandro Siani di cui l'ex campione del Napoli e della nazionale argentina è protagonista.

Molti gli aneddoti sugli anni d'oro nella città partenopea da parte di Maradona, che ha fatto sognare ed emozionare il pubblico, come quando ha mostrato la sua prima maglietta azzurra, indossata nel 1984, ed è stato raggiunto da Salvatore Carmando, il suo fisioterapista poi diventato amico e confidente.

Ma el pibe de oro ne ha avuto un po' per tutti, a cominciare dai suoi storici "nemici": quando sul palco sono apparsi i cartonati di Michel Platini e Sepp Blatter, l'ex numero 10 del Napoli ha ironizzato. "No, questi due no, sono dei ladri, hanno portato via tutto".

E non ha risparmiato neanche Higuain: "Con la maglia azzurra io ho sognato preferendo seguire il cuore e non accettando l'offerta del Barcellona che mi avrebbe raddoppiato lo stipendio. Per quello a Napoli mi sento a casa, perché io non tradisco".

Poi le scuse al figlio Diego Junior ("Non ti lascerò più, dopo 30 anni ti chiedo scusa") e gli elogi a Papa Francesco: "Mi ha riavvicinato alla Chiesa, ci siamo incontrati e gli ho detto che al Vaticano non serve una banca. È d'accordo con me".

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis

Infine la stima (reciproca) con Aurelio De Laurentiis: "Ci ho parlato e lui, come noi, vuole vincere. Certo, per essere più grandi però servirebbero un paio di scudetti".

Il presidente della squadra partenopea, dal canto suo, lo ha candidato ad ambasciatore del Napoli del mondo: "Non appena risolverà i suoi problemi con il fisco".

Oggi el pibe de oro è a Palazzo Vecchio a Firenze, per la cerimonia della Hall of Fame del calcio italiano.
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