A24 anni, Gabriel parla come uno che ne ha viste tante.

Nessun rimpianto per il portiere brasiliano, che ha scelto la maglia numero 28, arrivato al Cagliari dal Milan e presentato quest'oggi ad Assemini.

"Dagli sbagli e dai momenti difficili cerco sempre di imparare qualcosa.

Si fanno le scelte e i fatti fanno aumentare la saggezza.

E non mi pento delle scelte fatte, mi serviranno per la mia carriera". Anche le ultime due stagioni vissute in panchina, quindi, lo lasciano sereno. Il nuovo portiere rossoblù è felice della scelta fatta: "Sono contento e ora mi aspetto un grande girone di ritorno da parte del Cagliari. Io sono qui per aiutare, siamo una squadra".

Anche per questo non ci saranno problemi con Rafael: "Tutti ci aiutiamo. Rafael e Colombo mi stanno aiutando, ci si stimola a vicenda e ci sono i presupposti per fare bene". Per questo risponde seccamente quando si affronta il discorso della maglia da titolare: "Questo lo deve dire l'allenatore, io sono qui per aiutare e lavorare". Tanto impegno e anche tanta fede. Gabriel, come il neo vice di Rastelli Legrottaglie, è un Atleta di Cristo: "Credo nella parola di Dio, credo nella vita eterna e la salvezza. La fede mi aiuta ad affrontare ogni situazione con serenità". C'è spazio anche per parlare già della gara di domenica con il Genoa: "Un avversario difficile, tosto, che gioca un calcio intenso.

Loro verranno con tanta voglia, ma la nostra voglia dovrà essere superiore. E' una partita importante e dobbiamo portare a casa il miglior risultato possibile".

E a proposito della gara col Genoa, Rastelli, oltre allo squalificato Bruno Alves, dovrà rinunciare anche a Padoin. Il centrocampista, già assente per squalifica a Milano, si è fermato oggi per un fastidio muscolare. Padoin si sta sottoponendo in queste ore a esami clinici, ma è certo il suo forfait contro la squadra di Juric.
© Riproduzione riservata