"Vaccinatevi contro l'epatite A e prendete precauzioni contro altre malattie come gastroenterite e congiuntivite". Questo il consiglio di Mario Moscatelli, biologo brasiliano di origini italiane, agli atleti.

Campi regata come cloache e rifiuti galleggianti fra le acque olimpiche. Si presentano ancora così alcune baie di Rio a una settimana dall'inizio dei Giochi. A fotografare la situazione è proprio Mario Moscatelli.

"L'acqua è completamente contaminata", dice Moscatelli durante un sopralluogo in motoscafo partito dalla laguna di Tijuca, non lontano dal parco olimpico.

E inquinata "da feci umane e rifiuti" è anche la vicina laguna di Jacarepaguá, così come la baia di Guanabara, dove si disputeranno le gare di vela, e la laguna Rodrigo Freitas che ospiterà le competizioni di canottaggio.

La situazione forse più allarmante riguarda proprio la baia di Guanabara. Dopo l'assegnazione dei Giochi a Rio nel 2009, il Brasile aveva promesso che avrebbe depurato fino all'80% di questa baia.

Secondo alcune stime, in queste acque confluisce ogni giorno una quantità di acque nere equivalente a 93 piscine olimpiche e solo il 50% di queste vengono trattate.

Durante le Olimpiadi, un elicottero sorvolerà i campi di regata e avviserà le 12 "eco-barche", incaricate di raccogliere i rifiuti in acqua. "Ma sono solo palliativi", è il parere di Moscatelli.
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