Un sardo e un ex rossoblù alle spalle di Gigi Buffon come portieri della Nazionale agli Europei di Francia che scattano il 10 giugno.

Per Federico Marchetti, l'esperienza negativa del Mondiale di Sudafrica 2010 è superata. Così come i due infortuni che lo hanno penalizzato a partire dallo scorso agosto: prima la frattura alle costole, poi la lesione muscolare al bicipite femorale. Torna in Nazionale, come terzo portiere e spazza i fantasmi: "Diciamo che l'esperienza sudafricana non è stata felicissima per nessuno", attacca Marchetti, "anche se per me era la prima volta in un Mondiale, quindi del Sudafrica conservo ricordi belli e meno belli. È stato un Mondiale che ho metabolizzato bene, i problemi si sono verificati poi a Cagliari, dove mi sono ritrovato a fare il quarto portiere". Adesso per l'estremo difensore della Lazio una nuova chance, sebbene appaia come il terzo in gerarchia dopo Buffon e Sirigu: "Sì, le gerarchie per la Francia credo che siano già scritte, ma ci si prepara allo stesso modo di quando sei titolare. Adesso mi ritrovo qui anche per l'infortunio di Perin, ma anche perché ho dimostrato di aver fatto bene".

Per Salvatore Sirigu, sardo di La Caletta, portiere del Psg, la Francia è una seconda casa per questo assicura: "Credo che stanno preparando l'Europeo molto bene a livello di sicurezza. Per quello che ho potuto vedere con la squadra, soprattutto nel periodo successivo agli attentati, sono state adottate misure di sicurezza abbastanza pesanti".

E aggiunge. "La Francia vuole dimostrare di essere un Paese forte che vuole rispondere a quelli che sono stati gli attentati di novembre e gennaio scorso".

Anche in Francia sarà il vice Buffon. "Per me è fondamentale fare quello che ho fatto fino ad ora perché è vero, ho giocato poco ultimamente ma mi sono sempre fatto trovare pronto, ad esempio in coppa. Spero di farmi trovare pronto quando verrò chiamato in causa anche qui in Nazionale. Per me, come per altri, avere davanti uno come Gigi Buffon è una porta quasi impossibile da scalfire ma per quel che mi riguarda non posso che essere contento di quello che ho fatto in Nazionale e di quello che farò. Quando avrò smesso di giocare, ripensando al mio percorso in azzurro, sarò orgoglioso di aver scritto con Buffon una pagina importante di questa squadra. Sono orgoglioso di aver fatto parte di una squadra che può contare su un giocatore simbolo come Gigi".

E, sul futuro, non si sbilancia: "Lasciare il Psg? Non ci penso tanto. Ma quando passi un'annata come la mia sicuramente l'aspetto economico è quello a cui pensi meno".
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