Dopo aver saltato il terzo controllo antidoping (con la concreta prospettiva della squalifica), Vincenzo Abbagnale ha già inviato dal raduno azzurro le proprie giustificazioni all'antidoping nella speranza che vengano recepite e, quindi, possano contribuire ad annullare la probabile squalifica che, nella migliore delle ipotesi, allontanerà l'atleta dalla nazionale per un anno costringendolo a saltare la eventuale partecipazione olimpica.

Cosa sia successo il primo febbraio lo racconta lo stesso atleta: "Ho dormito a Roma poiché il mattino seguente dovevo sottopormi ad un controllo medico di routine, prima di raggiungere Sabaudia e, mentre ero in attesa del controllo, visto che si stava facendo tardi, ho deciso di lasciare

lo studio medico e raggiungere Sabaudia".

"Sulla statale pontina", prosegue, "ho ricevuto la telefonata del controllore antidoping al quale ho comunicato di essere in arrivo (sessanta minuti è il tempo massimo entro il quale l'atleta deve trovarsi nel luogo prefissato in seguito a una comunicazione di controllo, ndr). Consapevole che potevo incorrere in una sanzione pesantissima, inizio ad accelerare tenendomi in contatto costante col sanitario. All'altezza di Latina, zona Borgo Piave e quindi a circa 35 minuti da Sabaudia, intorno alle 11.50 (dovevo arrivare entro le 12.30) con la ruota destra anteriore ho preso il ciglio stradale e l'auto nello sbandare si è bloccata. Non sapendo cosa fosse accaduto, e in preda all'agitazione, riesco a fermare un carro attrezzi che transitava in quel momento sulla strada e, contemporaneamente, ho avvisato il controllore antidoping dell'accaduto. Il meccanico, constatato che la ruota pur malconcia non era forata, riesce dopo vari tentativi a rimettere in moto l'auto e alle 12,00 riesco a ripartire alla volta di Sabaudia. Questi ultimi trenta chilometri sono stati i più lunghi della mia vita poiché tra dossi e limiti di velocità di cinquanta km/h sono arrivato a Sabaudia alle 12 e 46, mentre il controllore andava via lasciandomi nel panico per non aver sostenuto il terzo controllo a sorpresa".

Ora gli organi preposti stanno seguendo il loro iter e Abbagnale jr sta continuando ad allenarsi con la consapevolezza di essere "pulito" anche in considerazione del fatto che dal 2013 a oggi ha sostenuto circa quindici controlli antidoping senza avere mai registrato problemi. Il presidente Giuseppe Abbagnale, in accordo con il Gruppo Sportivo della Marina Militare di cui l'atleta fa parte e con la direzione tecnica, ha stabilito che il figlio continuerà la preparazione in attesa che gli organismi antidoping preposti formalizzino la loro decisione.
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