Dopo una ventina di minuti del primo tempo, dieci dei quali caratterizzati dall'espolsione di quasi venti petardi sotto le gradinate della curva Nord, gli ultrà del Cagliari hanno abbandonato il Sant'Elia, privando la partita della sua consueta colonna sonora.

La protesta degli Sconvolts sarebbe stata originata dal fermo di un tifoso da parte della Digos, che gli avrebbe trovato addosso petardi e fumogeni vietati. In più, all'ingresso in curva, gli agenti avrebbero fermato del materiale per cui non era stata chiesta la preventiva autorizzazione (lettere che avrebbero dovuto comporre una scritta) che nelle intenzioni degli ultrà avrebbe creato la coreografia da inscenare all'inizio della partita.

Per gli Sconvolts quella di oggi era una data particolare, essendo il 29° anniversario della fondazione del gruppo. Giovedì scorso ricorreva invece il dodicesimo della morte di Valery Melis.

Per questo, durante il riscaldamento, i giocatori del Cagliari si sono avvicinati alla curva per portare un mazzo di fiori in ricordo del militare-tifoso, morto in seguito alla malattia contratta durante le missioni militari nei Balcani. A portare i fiori è stato il capitano Daniele Dessena, mentre dagli altoparlanti, come avviene ogni anno, veniva diffusa la canzone "Generale" di Francesco De Gregori.
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