Come all'ultimo derby, Chievo e Verona non si fanno male. Finisce con un pareggio, 1-1, tutto maturato nella ripresa.

A Pisano risponde Castro e così svanisce il pensiero dell'Hellas di fare il colpaccio nel Bentegodi clivense.

Il Chievo meritava qualcosa in più, è più squadra.

Nel Verona, martoriato dagli infortuni, con un attacco leggero, troppo leggero, c'è solo il rammarico di aver vanificato per la quarta volta il vantaggio iniziale. Per il resto, un punto incoraggiante contro una squadra al momento più organizzata e soprattutto passi in avanti rispetto alla sconfitta interna con la Lazio. Maran conferma il classico 4-3-1-2 con Rigoni davanti alla difesa e Birsa alle spalle della coppia Meggiorini-Paloschi.

Nel Verona, sorprende invece il 3-4-3 di Mandorlini con Souprayen ad agire sulla stessa linea dei centrocampisti in modo da convogliare maggiormente il gioco verso il tridente 'leggerò in cui Juanito Gomez è ancora una volta il 'falso nuevè e al suo fianco agiscono Sala e Jankovic. Gara che inizia subito a ritmi elevatissimi come conviene a un derby. Il Chievo conduce la manovra, il Verona riparte in velocità ma nel primo tempo accade ben poco che meriti di essere raccontato.

Nella ripresa il Chievo riparte da dove aveva finito, ancora Birsa pericoloso ma stavolta il suo sinistro è sbilenco e finisce out. Alla squadra di Maran serve qualcosa in più in avanti, dunque dentro Pepe a trequarti al posto di Birsa. L'Hellas però prende coraggio, Hallfredsson serve al millimetro Gomez in area ma l'argentino dorme e agevola Bizzarri in uscita.

La reazione del Chievo è su una girata di Paloschi in area che Rafael para in due tempi.

L'ex rossonero non approfitta neanche quando Meggiorini gli serve un cioccolatino sotto porta. Al 18' Hetemaj sbaglia il cross e la palla si stampa sul primo palo, sul contropiede il Verona sfiora il gol, decisivo Gamberini. Il derby finalmente si accende, al 23' arriva Gobbi al tiro ma non inquadra lo specchio. Al 25' il Verona passa: Pisano spunta dietro tutta la linea clivense e ribatte in rete una sponda di Moras da calcio piazzato di Viviani.

Male Bizzarri in uscita, ma Pisano è in fuorigioco di almeno un metro.

La squadra di Maran si riorganizza a testa bassa, Mandorlini risponde con Siligardi e Bianchetti per Jankovic e Sala. Nel finale il Chievo aumenta la spinta in avanti (dentro Inglese, fuori Hetemaj) e il gol arriva al 38': Pisano perde palla, Gobbi crossa e Castro sovrasta Souprayen e di testa gonfia la rete per l'1-1. Nel finale Chievo a tutto cuore: al 45' stop e tiro di Rigoni, miracolo di Rafael in angolo e sugli sviluppi ancora Castro di testa per poco non fa una clamorosa doppietta.

Miracolo anche per Bizzarri, proprio all'ultimo, sul tentativo di Hallfredsson deviato da Cesar. Finisce pari, il Chievo resta a ridosso della zona europea mentre il Verona esce dall'ultimo posto ma la classifica inizia ad essere preoccupante.

CHIEVO (4-3-1-2): Bizzarri 5.5; Frey 6, Gamberini 6.5 (25' st Cacciatore 6), Cesar 6, Gobbi 6.5; Castro 7, Rigoni 6.5, Hetemaj 6.5 (38' st Inglese sv): Birsa 6.5 (9' st Pepe 6); Meggiorini 6.5, Paloschi 5.5. In panchina: Bressan, Seculin, Dainelli, Sardo, Radovanovic, Pinzi, Mattiello, Christiansen, Pellissier.

Allenatore: Maran 6.5.

VERONA (3-4-3): Rafael 6; Pisano 6, Moras 7, Helander 6; Greco 6.5, Viviani 6.5, Hallfredsson 6, Souprayen 5; Sala 6.5 (36' st Bianchetti sv), Gomez 5 (40' st Matuzalem sv), Jankovic 6 (36' st Siligardi sv). In panchina: Gollini, Coppola, Albertazzi, Winck, Wszolek, Zaccagni.

Allenatore: Mandorlini 6.

RETI: st 25' Pisano, 38' Castro.

ARBITRO: Doveri di Roma 4.5

NOTE: spettatori 15.000 circa.

Ammoniti: Cesar, Gobbi, Meggiorini. Calci d'angolo: 5-5. Recupero tempo: 1', 4'.
© Riproduzione riservata