Ancora novanta minuti e poi, domenica sera, anche la matematica dovrebbe emettere il suo verdetto definitivo, rimandando il Cagliari in Serie B dopo undici stagioni di A.

Troppi gli 8 punti da recuperare all'Atalanta, cui ne basterà solo uno (tra Genoa, Chievo e Milan) per centrare la salvezza, anche grazie al 2-0 negli scontri diretti. Ai tifosi, parafrasando il capolavoro comico di Massimo Troisi e Roberto Benigni, non resta che piangere, “godendosi” questi ultimi 270 minuti con Palermo, Cesena e Udinese. Alla società, invece, il compito di rialzarsi subito per programmare l'immediato ritorno in Serie A.

Mica una passeggiata, perché il campionato cadetto è una giungla in cui è facile precipitare e da cui è difficile uscire fuori. Basti ricordare che il Cagliari è alla sua quinta retrocessione dalla A alla B e solo una volta (nel 1997-98) è stato capace di un'immediata risalita, con Giampiero Ventura in panchina. Tra l'83 e il '90, passò addirittura per la Serie C. Per questo il presidente Tommaso Giulini deve subito programmare. Si parla di nuovo allenatore, di giocatori che vanno e altri che restano.

Ma prima di tutto si dovrà capire chi costruirà il Cagliari del rilancio. La scorsa estate, l'operazione è stata affidata al tecnico Zdenek Zeman, con le eccezioni dei portieri (scelti dal presidente) e di Donsah e Joao Pedro, scovati dal ds Francesco Marroccu. Proprio dal responsabile del mercato rossoblù si deve ripartire. Marroccu ha un contratto in scadenza il 30 giugno. Giulini deve decidere se salutarlo e cercare un sostituto o se andare avanti con lui. In questo caso, però, lo stesso Marroccu dovrà decidere se accettare di restare, stabilendo però un modus operandi diverso da quello fallimentare di quest'anno, o se ringraziare, ma non accettare.

Il tempo stringe e la questione dello staff dirigenziale è la priorità per poter essere immediatamente operativi. Per la panchina, Stefano Colantuono è la prima scelta, ma il tecnico romano ha un ricco contratto fino al 2017 con l'Atalanta e ha la spada di Damocle del calcioscommesse sulla testa. Gianluca Festa sta facendo bene in questo finale di stagione, ma difficilmente gli verrà affidata la risalita. Non arriverà Beppe Iachini , legato al Palermo, e si tengono sotto controllo due ex come Roberto Donadoni e Pierpaolo Bisoli , oltre a qualche altro allenatore rodato nel torneo cadetto. I

Sulla rosa l'ultima parola spetterà, naturalmente, all'allenatore scelto. Si va verso l'addio di tre pezzi di storia come Pisano , Conti e Cossu , tutti in scadenza. Partiranno anche Brkic (in prestito, tornerà all'Udinese) e M'Poku (riscatto impossibile a 8 milioni).

In stand-by l'oggetto misterioso ceco Husbauer e Cop , in prestito con diritto di riscatto obbligatorio a 4 milioni, ma la cui situazione viene rimessa in discussione dalla retrocessione. Verrà riscattato Farias (1,2 milioni al Chievo) e si ascolteranno le proposte per Ekdal , Avelar e Joao Pedro . Infine, da risolvere con la Roma le questioni legate a Nainggolan , Astori e Ibarbo . Il tutto, però, dopo aver sciolto il nodo relativo a chi dovrà fare il mercato. Con l'obbligo di non sbagliare ancora.
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