Trent'anni fa il Verona vinceva lo scudetto.

"Se ci siamo riusciti è merito dello spogliatoio. Era un gruppo di ragazzi molto unito, io non ho fatto chissà che cosa", ricorda l'allenatore Osvaldo Bagnoli.

"Quell'anno - aggiunge - cambiammo solo i due stranieri e si trovarono benissimo

È veramente difficile se non impossibile vedere un altro Verona ma sarebbe bello", gli fa eco l'attaccante Giuseppe Galderisi. Il celebre "Nanu" ora è un allenatore: "Di Bagnoli ho cercato di prendere l'umiltà e l'ambizione - dice - quando entro in uno spogliatoio il mio obiettivo è quello di essere giusto con tutti. Lui aveva molta attenzione per quelli che non erano titolari".

A ricordare l'importanza dell'impresa anche il centrocampista Domenico Volpati:

"Ai tempi i cosiddetti "top player" erano tutti in Italia.

Noi ogni settimana affrontavamo nazionali tedeschi, brasiliani, argentini\". Secondo l'ex calciatore il segreto di Bagnoli era: "la saggezze delle persone semplici".

Il mister dal canto suo dice di andare ancora oggi allo stadio a vedere il Verona ma di non capire del calcio odierno: "il possesso di palla prolungato nella propria metacampo effettuato da alcune squadre".
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