Nuovo fascicolo per il caos Parma Fc: la Procura ha avviato indagini per il reato di bancarotta fraudolenta. A darne notizia la Gazzetta di Parma e la Gazzetta dello Sport. Per ora non ci siano persone iscritte nel registro degli indagati. Per il 19 marzo resta intanto fissato l'udienza per la richiesta di fallimento del Parma Fc, avanzata dalla stessa Procura per inadempienze fiscali. La Procura ha potuto aprire il fascicolo, pur senza il fallimento dichiarato, perché "quando lo stato di dissesto di una società è evidente e si possono presumere condotte illecite che l'abbiano causato, si può comunque ipotizzare la bancarotta fraudolenta". Ora spetterà ai magistrati risalire alle eventuali responsabilità legate all'attività delle gestioni precedenti all'attuale presidente Giampietro Manenti.

I PIGNORAMENTI - In mezzo alle promesse e alle false verità di Manenti, continua lo stillicidio di pignoramenti, messe in mora e sequestri. Si è scoperto che all'asta andrà anche il mobilio dello spogliatoio del Tardini dove Roberto Donadoni era solito attendere il fischio d'inizio delle partite. Il sito internet delle Vendite Giudiziarie di Parma pubblica, all'interno del lotto numero 7, la foto delle tre panche 'modulo spogliatoio in alluminio con cassetti portaoggetti' utilizzate solitamente dall'allenatore crociato e dal suo staff; prezzo base di vendita 2.000 euro. Per la prima squadra poi, magliette e tute si lavano a casa. "Non abbiamo più il servizio di lavanderia - spiega Alessandro Lucarelli - quindi ci porteremo la roba a casa da lavare". Sulla trasferta di Genova invece, nonostante le promesse di Manenti, i giocatori sono pronti a fare da soli, senza aiuti esterni. Soprattutto nessuna "elemosina" dalla Lega rea, sempre secondo il capitano del Parma, di avere fissato troppo tardi l'incontro per parlare del futuro del club emiliano, summit fissato per il 6 marzo. "'E' bene che anticipino quell' assemblea", rileva Lucarelli, che non lo dice ufficialmente, ma starebbe pensando con i compagni ad uno sciopero domenica di 15 minuti. Insomma, l'unico che resta fiducioso è Giampietro Manenti ma la città, i tifosi, la Procura e le governance del calcio stanno pensando a come risolvere la situazione, senza di lui.
© Riproduzione riservata