Al Sant'Elia arriva il Torino e anche i granata, così come l'Empoli, sono ultimi con un solo punto. "Il campionato è fatto di 38 partite e nel corso di una stagione ci saranno tanti ribaltoni. Non bisogna guardare la classifica, nè quando sei su nè quando sei giù, ma pensare partita per partita", ha spiegato il tecnico boemo in conferenza stampa. Come sempre Zeman non guarda solo ai risultati, ma anche e soprattutto alle prestazioni, ecco perché domani si aspetta un Cagliari con un atteggiamento diverso rispetto a quello mostrato a Roma. "Perchè commettere errori è normale, ma si deve giocare con più coraggio. Certo che prendere due gol dopo un quarto d'ora non ci ha aiutato", sottolinea Zeman riferendosi all'1-2 della Roma che ha chiuso la partita in pochi minuti. La sconfitta con i giallorossi è ormai alle spalle, Zeman è concentrato su un Torino che in tre partite non è ancora riuscito a far gol. "L'anno scorso c'erano Cerci e Immobile che garantivano un buon bottino di reti - sottolinea Zeman -, ma se sono arrivati in Europa League vuol dire che hanno qualità, non si va in Europa solo per due giocatori. Adesso in avanti hanno gente di qualità come Quagliarella e Amauri, senza contare in difesa un giovane interessante come Darmian. Rispetto ad altre squadre il Torino gioca più in profondità". Anche il Cagliari non brilla in zona-gol e questo per le squadre di Zeman è sicuramente una novità. Due reti in tre partite per i rossoblù che stentano a far vedere quel gioco offensivo spettacolare ed efficace che è un pò il marchio di fabbrica del tecnico boemo. "In allenamento le cose ci riescono bene, in partita è diverso, ma mi auguro che i ragazzi capiscano presto i movimenti e imparino a leggere le situazioni", la conclusione di Zeman che crede nella sua squadra e ne attende la crescita.
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