Cragno, 5,5. Non può fare nulla sul primo gol e nemmeno sul secondo: il diagonale di Florenzi è troppo potente e ravvicinato. Forse aveva sognato un diverso esordio in Serie A.

Pisano, 5. Prestazione non esaltante, sul secondo gol sbaglia il movimento per mettere in fuorigioco gli attaccanti della Roma. Al suo posto nel secondo tempo Balzano, 5,5: qualche spunto degno di questo nome ma la sua prova è più simile a quella grigia contro l'Atalanta, che a quella convincente contro il Sassuolo.

Ceppitelli, 5. L'azione del primo gol giallorosso è molto simile - anche se a "fasce invertite" - a quella della prima rete subita contro l'Atalanta: palla che passa davanti allo specchio della porta e sul secondo palo spunta Destro. Lui, come Rossettini, non riesce a evitare il pericolo.

Rossettini, 5. Con Astori formava "una delle migliori coppie di centrali di Serie A" (parola di Giulini), ma in queste prime partite pur rimanendo il punto di riferimento per la difesa del Cagliari, ha qualcosa da rimproverarsi. Rimedia pure un'ammonizione.

Avelar, 5,5. Mezzo punto in più rispetto ai colleghi della linea difensiva perché dai suoi piedi nascono gli unici pericoli (colpo di testa di Ibarbo al 43') per la Roma nel primo tempo. In fase difensiva è spesso in ritardo, ma evidentemente mister Zeman gli chiede di badare più al far male che a parare i colpi.

Ekdal, 6. Cerca di mantenere la lucidità e di impostare in un centrocampo più intasato che mai, dove De Rossi è in anticipo su ogni palla e Nainggolan non ti molla un secondo. Stanco, esce al 14' della ripresa per Dessena, 5,5. Il suo ingresso coincide con la fase "di controllo" della Roma.

Conti, 5,5. Non riesce a prendere per mano la squadra come ci si aspetta dal capitano, specialmente nel "derby" dell'Olimpico.

Joao Pedro, 4,5. Spreca le poche occasioni che passano dalle sue parti.

Ibarbo, 5,5. E' l'unico dell'attacco che fisicamente se la può vedere ad armi pari con Manolas, Cole e Yanga-Mbiwa. Si impegna come sempre, ma il miglior Ibarbo deve ancora arrivare.

Sau, 5. Soffre molto la fisicità dei difensori della Roma: lui può superarli solo in velocità, ma non ha nessuna occasione in contropiede.

Farias, 5. Non è quello che aveva fatto sognare i tifosi in Tim Cup contro il Catania. Al suo posto entra Longo, 6. E' un po' la mossa della disperazione di Zeman, l'ultima carta. Il ragazzo si impegna ed è sua l'unica emozione rossoblù del secondo tempo (iniziativa personale sulla destra e tiro messo in angolo da De Sanctis).

Zeman, 5,5. A fine partita si lamenta della squadra: "Non ha ancora preso la mia mentalità, i giocatori non devono avere paura di nessuno, non devono pensare a salvarsi". Speriamo che la sua previsione per mercoledì sia giusta: "Vorrei un Cagliari diverso già contro il Torino".

Michele Ruffi

(ruffi@unionesarda.it)
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