Un arrivo imprevisto, ma non imprevedibile: allo sprint e con tutti i migliori nelle prime posizioni. Se fosse stato della contesa, anche Mark Cavendish avrebbe potuto sperare di vincere la Gand-Wevelgem, prima classica del nord. La corsa belga, invece, è stata appannaggio del tedesco John Degenkolb, che corre con la maglia della Giant-Shimano, e che ha messo a segno il colpo grosso della carriera, riscattando la delusione della Milano-Sanremo, domenica scorsa. Il tedesco era stato sfortunato e avrebbe meritato di più del 39/o piazzamento finale. Oggi, nella Gand-Wevelgem, ha battuto al fotofinish il giovane francese Demare e lo slovacco Peter Sagan, che è stato il primo a lanciare lo sprint e che sperava di bissare il successo conquistato lo scorso anno nella stessa competizione. Il gioiellino dell'italiana Cannondale, invece, si è dovuto accontentare di un terzo posto che ha il sapore della beffa e che di certo non lo consola più di tanto. La quarta piazza è andata a Sep Vanmarcke, la quinta a Tom Boonen. Anche il belga puntava a qualcosa di clamoroso: il poker, per entrare nella storia di una classica che non ha il sapore della Roubaix, ma che è comunque molto amata dal pubblico belga. Boonen era in dubbio, ma è partito ed è arrivato fra i primi. Una caduta sul rettilineo finale, a 500 metri dal traguardo, ha creato lo scompiglio, facendo fallire le strategie di chi aveva preparato in un certo modo lo sprint. Poco prima, in un'altra caduta, era rimasto coinvolto André Greipel, uno dei favoriti per il successo finale, che invece è stato poi costretto al ritiro.
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