Sfumato l'acquisto del Leeds per la bocciatura della Football League a causa della condanna per evasione fiscale comminata proprio la settimana scorsa dal Tribunale di Cagliari, il patron rossoblù non sembra volersi dare per vinto: ha già pronto il

ricorso. E' però umanemente deluso e ha affidato il suo sfogo al giornale inglese The Guardian. "Per me è stato uno choc perché non sono un disonesto. Ora mi vergogno e vorrei sparire, ma sarei uno stupido se avessi fatto quello che dicono. Perchè avrei dovuto fare una cosa simile? Se ho commesso un errore non è stato certo voluto anche perché ho speso milioni e milioni nelle società e loro dicono che avrei cercato di non pagare una piccola somma che potrei pagare anche domani". Rimanda al mittente le accuse Massimo Cellino che trova anche il tempo di prendersela con la federazione. "Perchè hanno aspettato due mesi per decidere, aspettando i giudici italiani? Se avessi voluto avrei potuto ritardare il processo per uno o due anni". Conferma la sua totale buonafede nella questione dell'importazione dell'imbarcazione "Nelie" dagli Stati Uniti per la quale la Dogana gli ha contestato il mancato pagamento dei dazi con la conseguente condanna di una sanzione di seicentomila euro e la confisca del natante, ma lui non ha alcuna intenzione di dichiararsi colpevole.
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