Dopo aver eliminato la Juventus, Roberto Mancini cerca un'altro sgambetto eccellente, al Chelsea dell'arcinemico José Mourinho, che - a detta dello stesso Mancio - ha vinto il triplete con l'Inter solo grazie al lavoro del suo predecessore. Mancini appunto. Ma più delle parole del tecnico italiano, a far infuriare Mourinho ci ha pensato Canal+ che ha registrato, e trasmesso, una sua chiacchierata privata. Parole in libertà con un amico, al quale Mou aveva confidato le attuali frustrazioni ("Il problema del Chelsea è che non ho attaccanti che sappiano segnare"), i dubbi sull'età di Eto'o ("Ha 32 anni, ma chi può dire che non ne abbia 35?"), e il suo sogno segreto ("Ho bisogno di un attaccante e Falcao di una squadra perché al Monaco si va a chiudere la carriera. Un campione come lui non può giocare davanti a tremila persone"). Giudizi sinceri quanto imbarazzanti per l'Happy One, che - alla vigila degli ottavi contro il Galatasaray - ha attaccato la stampa per salvare la faccia dentro lo spogliatoio. "Penso che come giornalisti professionisti proviate un certo imbarazzo dal punto di vista etico a veder pubblicata una conversazione privata - la replica di Mou, in conferenza -. Era un contesto informale, non avrei mai detto quelle cose in un'intervista. Primo perché non sono cose divertenti, secondo perché se c'è un tecnico che difende sempre i suoi giocatori sono io. E terzo perché Samuel Eto'o è Samuel Eto'o. E' uno dei pochi giocatori con cui ho lavorato in due club diversi, è stato con me nella mia stagione migliore e ho grande rispetto per il calciatore come per l'uomo".
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