Tre punti per l'Europa, ma il Verona, che aveva dominato per tre quarti di partita, si è complicato la vita e regalato un finale-thrilling a Livorno assolutamente evitabile, se avesse capitalizzato le numerose palle-gol per chiudere i conti molto prima.

I gialloblù asfaltano letteralmente gli amaranto nel primo tempo, chiuso avanti per 3-0 e con almeno altrettante occasioni sprecate per andare a segno. Nella ripresa Marquinho si divora il 4-0 in avvio di frazione e il Livorno lentamente riprende coraggio, cambia modulo e, dal 3-5-2, Di Carlo adatta la squadra con il 4-3-3; con il passare dei minuti guadagna sicurezza e campo, fino a riaprire la partita con il micidiale uno-due di Paulinho e Greco negli ultimi 20' di match. Nella prima frazione i veneti hanno controllato il Livorno senza problemi e, anzi, si erano più volte resi pericolosi, mettendo in apprensione l'incerta difesa toscana e al 32' passano in vantaggio proprio grazie a un pasticcio di quest'ultima: Jankovic dalla sinistra trova un destro velenoso che attraversa l'area di rigore avversaria e sorprende Bardi, insaccandosi nell'angolo basso opposto. I padroni di casa abbozzano una reazione, ma in contropiede la squadra di Mandorlini è devastante e, dopo qualche ripartenza che sfuma senza successo, trova il raddoppio al 43', con Toni che si libera della marcatura di Rinaudo e serve un assist perfetto a Romulo, migliore in campo, che di destro batte Bardi.

Nel recupero arriva anche il 3-0: Iturbe lascia sul posto Castellini e, dal fondo, serve a Toni un pallone che chiedeva solo di essere spinto in fondo al sacco. Nel secondo tempo, Di Carlo ridisegna la squadra e il Verona lascia la testa negli spogliatoi. Difesa a quattro per gli amaranto e dentro Belfodil, accanto alle due punte Paulinho-Emeghara.

La mossa si rivela efficace, perché l'attaccante livornese regala sostanza al reparto offensivo toscano fino ad allora evanescente e dietro i padroni di casa sembrano più solidi. Ma il lato debole è la linea mediana dove si è sentita da matti l'assenza dell'infortunato Luci (determinante sia in fase di impostazione che di interdizione), al quale squadra e tifosi hanno regalato un omaggio prima e durante la partita. Il Livorno, però, ha almeno il merito di non gettare la spugna e, quando il match sembra ormai arrivare stancamente al 90', si accende Paulinho che, con un bel diagonale dal limite, trafigge Rafael. Il gol è una scossa per tutti e un minuto dopo arriva anche il raddoppio con Greco che trova un sinistro velenoso ancora dal limite dell'area che si insacca sotto la traversa. Il finale è a senso unico, Mandorlini bada soprattutto a difendersi e alla fine porta a casa tre punti di platino nella corsa europea che permettono alla sua squadra di agganciare il quinto posto in attesa delle gare di oggi.

TABELLINI

LIVORNO (3-5-2): Bardi 5.5, Coda 6, Rinaudo 4.5 (22' st Geniti 6), Castellini 4.5 (1' st Belfodil 6), Mbaye 6 (45' st Mosquera sv), Greco 6, Emerson 5.5, Duncan 5.5, Mesbah 6, Paulinho 6, Emeghara 5. (22 Anania, 37 Aldegani, 33 Valentini, 14 Mosquera, 27 Biagianti, 29 Borja). All.: Di Carlo 5.

VERONA (4-3-3): Rafael 6, Cacciatore 6.5, Moras 6, Marques 6, Agostini 6.6, Romulo 7 (37' st Donati sv), Donadel 7, Marquinho 6, Iturbe 6.5 (33' st Sala sv), Toni 6.5, Jankovic 6.5 (37' st Gomez sv). (12 Nicolas, 98 Borra, 23 Gonzalez, 14 Cirigliano, 4 Pillud, 3 Albertazzi, 6 Martinho, 8 Cacia). All.: Mandorlini 6.5.

Arbitro: Peruzzo di Schio 6.

Reti: nel pt 32' Jankovic, 43' Romulo, 46' Toni; nel st 26' Paulinho, 27' Greco.

Angoli: 5-5 per il Verona.

Recupero: 1' e 5'.

Ammoniti: Emerson. Greco e Sala per gioco scorretto, Toni per simulazione. Spettatori: circa 10 mila.
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