Non è ancora scudetto, ma ormai il sogno, per dirla alla Conte, è davvero a un passo. La Juve sfrutta l'assist del Bologna (che a San Siro ferma sull'1-1 il Milan) e travolge con un netto 4-0 la Roma. I bianconeri volano a quota 71 punti, 3 in più dei rossoneri con ancora 5 partite da giocare. Un buon margine, considerando che in caso di arrivo a pari punti gli scontri diretti premiano i piemontesi.

Tutto facile per la Vecchia Signora che travolge i giallorossi con la doppietta di Vidal e le reti di Pirlo e Marchisio, ma è da incubo la Roma schierata da Luis Enrique che già dopo 8 minuti è sotto di 2 gol. Conte recupera Quagliarella che va ad affiancare l'ex Vucinic nel 3-5-2 del tecnico bianconero. Come previsto in panchina Del Piero, le vere sorprese sono nella Roma.

Luis Enrique ancora una volta rivoluziona la sua formazione ripescando Rosi e Perrotta, ma soprattutto escludendo capitan Totti ed Heinze. Al centro della difesa, al fianco di Kjaer, c'è De Rossi. Scelte che faranno discutere e che non pagano perché dopo 8 minuti la Roma è già sotto di due gol. Vidal ne fa due, il primo di sinistro, al 4', su assist di De Ceglie, il secondo di destro, all'8', su appoggio di Vucinic. Due grandi conclusioni, ma che trovano la difesa giallorossa impreparata.

La Juve ha vita facile, la Roma non pressa e Vucinic, all'11', impegna Stekelenburg. Quando sembra che gli ospiti stiano per abbozzare una reazione, arriva l'episodio che chiude la partita. Siamo al 26', Vucinic lancia Marchisio che viene atterrato da Stekelenburg: rigore e rosso per l'olandese. Esce Borini ed entra Curci che fa il miracolo su Pirlo, ma che sulla respinta si arrende al centrocampista bianconero. Sul 3-0 e in superiorità numerica, partita finita, la Juve gioca in scioltezza e con De Ceglie, Quagliarella e Pirlo cerca il 4-0. Nella ripresa la Juve gestisce e, al 7', Marchisio confeziona il poker piazzando un bel piatto destro.

Entra, chiamato a gran voce dal pubblico, anche Del Piero, ma gli ultimi minuti non regalano nulla, la Juve non affonda i colpi, la Roma si è arresa da tempo. Juventus Stadium in festa, lo scudetto non è mai stato così vicino, mentre la Roma si allontana dal terzo posto ora distante 5 punti.

JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv, Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7, Lichtsteiner 6, Vidal 7,5 (22' st Giaccherini 6), Pirlo 7,5, Marchisio 7, De Ceglie 6,5, Vucinic 6,5 (11' st Borriello 6), Quagliarella 6 (19' st Del Piero 6). (30 Storari, 4 Caceres, 7 Pepe, 32 Matri). All. Conte 8.

ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg 5,5, Rosi 5, Kjaer 5, De Rossi 5, Josè Angel 4, Perrotta 5, Gago 5, Marquinho 5, Pjanic 5 (18' st Lamela 5), Osvaldo 4 (11' st Bojan 5), Borini 6 (26' Curci 6,5). (5 Heinze, 23 Greco, 11 Taddei, 10 Totti). All. Luis Enrique 4.

ARBITRO: Bergonzi 7.

RETI: nel primo tempo, al 3' e all'8' Vidal, al 27' Pirlo; nel secondo tempo, al 7' Marchisio.

NOTE: angoli: 4-3 per la Roma Recupero: 1' e 2' Ammoniti: Quagliarella, Bojan per gioco falloso. Espulso Stekelenburg al 26' per fallo in area su Marchisio. Spettatori 39542, incasso 1.378.578.

LE ALTRE - Il Milan che strappa il pari contro il Bologna nel finale grazie a Ibrahimovic ma soprattutto la follia ultrà a Genoa: la 34/a giornata, che potrebbe passare agli almanacchi del calcio come quella della fuga definitiva della Juve verso lo scudetto, sarà ricordata però per un'altra giornata di follia a Marassi.

In attesa di Juventus-Roma, il Milan rischia grosso contro il Bologna. La formazione emiliana va in vantaggio nel primo tempo con Ramirez, i rossoneri faticano non poco per riprendere il match. Poi l'ingresso in campo di Cassano ridà brio alla formazione di Allegri che trova il pareggio in extremis con Ibrahimovic. Ma San Siro fischia.

Nell'anticipo dell'ora di pranzo la Fiorentina sfiora la vittoria contro l'Inter. Finisce 0-0 ma per i viola il rammarico del rigore di Ljajic parato da Julio Cesar. Un punto che non serve molto ai nerazzurri nel tentativo di agguantare il terzo posto.

La Lazio pareggia 1-1 con il Lecce in casa. La formazione di Reja va in vantaggio con Matuzalem ma in pieno recupero Bojinov pareggia regalando un punto prezioso alla formazione salentina in corsa per la salvezza. Pareggio (2-2) tra Cesena e Palermo: un punto per parte e tutti soddisfatti. Il primo tempo è divertente, Bertolo porta in vantaggio la formazione siciliana: Il Cesena reagisce e mette a segno un uno-due con Santana e Rennella. Poi nel recupero del primo tempo Silvestre segna il gol del 2-2 e la partita è virtualmente chiusa perché la ripresa dice ben poco.
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