Inizia il nuovo corso della SIAE con un presidente prestigioso e autorevole, una delle grandi personalità della musica italiana.

Giulio Rapetti Mogol è stato nominato a capo del Consiglio di Gestione della Società Italiana degli Autori ed Editori.

Lo affiancheranno, in qualità di consiglieri, Salvatore Nastasi, Roberto Razzini, Claudio Buja e Federico Monti Arduini.

Andrea Purgatori è stato eletto presidente del Consiglio di sorveglianza mentre Paolo Franchini è stato confermato vicepresidente.

Il neo presidente 'chiama alle armi', sul fronte della battaglia europea per la riforma del copyright, auspicando il via libera dell'Europarlamento che voterà il 12 settembre.

Il provvedimento, sospeso a luglio prima della votazione plenaria, mira ad imporre alle grandi piattaforme on line, quali Google, Facebook e gli altri grandi colossi della rete che vivono e guadagnano grazie a contenuti creativi creati da altri, di rispettarne il copyright.

Obbiettivo del testo della nuova direttiva europea, che potrebbe diventare operativa dopo la votazione di mercoledì prossimo, è quello di cambiare la situazione attuale che attualmente consente agli operatori di appropriarsi di articoli giornalistici, video musicali e opere letterarie senza corrispondere agli autori nessuna forma di compenso.

"Siamo in guerra - ha detto Mogol dopo la nomina - si sta attentando al diritto d'autore. Responsabili sono le multinazionali piene di miliardi. Ma spero tanto che vinceremo: loro hanno i miliardi e fanno attività di lobbying, noi abbiamo ragione". "E' un problema di tutti, non solo della Siae: se la cultura dovesse soccombere davanti ai soldi, sarebbe grave per tutti, italiani ed europei".

Il grande poeta della musica italiana ha iniziato la sua lunga carriera nei primi anni Sessanta, collaborando con grandi artisti del periodo come Mina, Bobby Solo, Tony Renis, Luigi Tenco, per raggiungere i massimi livelli dopo l'incontro con Lucio Battisti con il quale ha dato vita a grandissimi successi.

Il dopo-Battisti ha visto Mogol al fianco di Riccardo Cocciante, poi sono nate le collaborazioni con Gianni Bella, Mango, Gianni Morandi e Adriano Celentano.

Ha fondato trent'anni fa la Nazionale Italiana Cantanti, progetto creato per raccogliere fondi a scopo benefico.

Nel 1992 ha dato vita in Umbria al CET, una scuola di alto perfezionamento musicale nata con lo scopo di valorizzare e qualificare principalmente nuovi professionisti della musica pop, persone sensibilizzate all'importanza della cultura popolare e alle esigenze etiche della comunicazione.

Sono forti anche i suoi legami con la Sardegna, una terra a lui molto cara a cui ha dedicato una canzone "Sardinia, Sardinia" musicata da Gino Marielli dei Tazenda.

L.P.
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