Il film di Matteo Garrone "Dogman" riaccende la discussione sul tragico fatto di cronaca legato al "Canaro" della Magliana e risalente alla Roma degli anni Ottanta.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il 18 febbraio 1988 Pietro De Negri, toelettatore di cani e piccolo delinquente della Magliana, nato a Calasetta, convocò nel suo negozio l'ex pugile Giancarlo Ricci, complice di scorribande ma anche suo persecutore, con la scusa di una rapina. De Negri convinse Ricci a nascondersi in una gabbia per cani e proprio lì lo seviziò per ore fino a mutilarlo e ucciderlo. Una vendetta lucida e ragionata, che "il canaro" confessò con freddezza al momento dell'arresto, pochi giorni dopo.

Ora a parlare è la mamma del pugile Giancarlo Ricci, Vincenzina Carnicella, che a "Chi l’ha visto?" ha dichiarato: "Il canaro è un pupazzo. Non è stato lui a uccidere mio figlio. Erano minimo in quattro. Lui non l'ha sfiorato nemmeno con un dito".

"Si è addossato la colpa perché qualcuno lo ha spaventato – ha quindi proseguito - e gli ha detto che avrebbe fatto la stessa fine. Dentro il negozio c'erano quattro impronte di scarpe. Di chi sono?". Poi la donna si è rivolta direttamente a Pietro De Negri, "Er Canaro": "Se sei onesto vienimi a trovare e dimmi la verità".

La donna ha poi scritto al quotidiano la Repubblica annunciando, attraverso il suo avvocato, di aver chiesto al regista Matteo Garrone un milione di euro di danni. La donna, in particolare, accusa gli autori dell'opera di aver descritto il figlio "come un violento criminale che se l'è cercata" e non "come una vittima finita in un brutto giro".

"Sono uscita dal cinema distrutta – ha fatto sapere – mi sento beffata dal regista. Per tutto il film sta dalla parte di chi ha ucciso mio figlio. Si tratta delle stesse falsità sulle quali è stato basato il processo che ha portato alla condanna di De Negri".

Il legale della donna, spiega ancora Repubblica, dice che la "signora è in uno stato di prostrazione fisica e morale" e di aver dato a Garrone una settimana di tempo per versare il milione prima di procedere diversamente.

Lo stesso avvocato della Carnicella nei giorni scorsi ha chiesto alla Procura di Roma l'apertura di nuove indagini mirate alla ricostruzione della dinamica e del movente dell'omicidio.

E questo con riferimento al fatto che, all'epoca della tragedia, gli approfondimenti investigativi furono "pochi e maldestri".

De Negri, ribattezzato "Er Canaro" per via del suo negozio di tolettatura per cani dove si consumò l'omicidio del giovane Ricci, fu condannato a 24 anni ed è tornato in libertà nell'ottobre del 2005.

La risposta di Matteo Garrone - IL VIDEO:

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata