Anche Isabella Rossellini fra le vittime di molestie sessuali.

A rivelarlo è la stessa attrice, figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, in un'intervista rilasciata a Vulture, in cui parla dell'uomo che abusò di lei in età adolescenziale. E in cui tuttavia specifica le motivazioni per cui, una denuncia oggi e a tanti anni di distanza, non avrebbe più senso.

"Capisco il valore che per alcune persone può avere il condividere le proprie esperienze - spiega l'attrice - ma per quanto mi riguarda, questo non vale. La persona che mi ha violentata quando avevo 15-16 anni aveva un anno in più di me. Perché dovrei tirare fuori questa storia 48 anni dopo? Che cosa accadrebbe se la gente iniziasse a dire: 'No, ora devi dire il suo nome'? Non so cosa faccia ora: potrebbe essere sposato, potrebbe avere dei figli. In Italia sono una superstar, se facessi il suo nome gli rovinerei la vita".

La star italiana, oggi 65enne, ha tenuto poi a precisare l'importanza del movimento #MeToo, specificando come "sia riuscito a mostrare tutti i modi in cui le donne possono essere ridotte. Lo stupro è un modo di far del male che tutti possono riconoscere. Ma ci sono tanti altri modi per far del male a una donna".

"La cosa davvero utile - conclude - è stata quella di sentire altre donne raccontare le loro storie e mostrare quanto possano essere subdoli alcuni uomini. Sono felice che stiamo parlando di questo problema, perché tutte le donne almeno una volta sono state molestate, ma non se ne era mai parlato prima. Abbiamo convissuto per anni con questo problema. E anche se non ti accadeva nulla di violento, per un uomo c'era sempre un modo per sminuirti. Finalmente tutto ciò sta cambiando. Gli uomini devono capire che non possono più comportarsi così".

(unioneonline/v.l.)
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