"Epurata" da Viale Mazzini dopo il fattaccio di "Parliamone sabato" (quel sondaggio sessista e offensivo nei confronti delle donne dell'est), la conduttrice Paola Perego tornerà in televisione all'inizio del prossimo anno, ma si mostra ancora molto provata ai microfoni di "Radio 24".

"Ricordo il dolore, la frustrazione, il senso di impotenza per non potersi difendere -, ha spiegato la conduttrice a Maria Latella nel corso del programma radiofonico "Nessuna è perfetta" -. Per la prima volta nella mia vita ho avuto paura del giudizio".

La sensazione più viva "è stata quella di confusione, il non capire quello che stava accadendo e che era senza dubbio molto più grande di me. Ci ho messo una settimana per realizzarlo, era come se stesse accadendo a qualcun altro. Poi ho visto le notizie sul Tg1, tutti i giornali e sembrava davvero una cosa troppo grande per me".

L'allontanamento dalla Rai "l'ho pagato io e purtroppo hanno pagato, come spesso accade, le persone più deboli: tutti quei ragazzi che mi avevano seguito perché avevano già lavorato con me ed avevamo formato una buona squadra e mi hanno seguito pur essendo pagati pochissimo per affetto e per passione. Hanno pagato in prima persona, perché quando chiudi un programma non cacci solo la conduttrice ma tutti quelli che lavorano dietro le quinte e sicuramente meno fortunate a livello economico".

La conduttrice parla di "violenza": "Sono stata molto male, mi vergognavo ad uscire di casa, è stata la prima volta nella vita. Dormivo poco, ho perso peso: è stata davvero una violenza", ha raccontato.

"L'idea di non lavorare più in Tv? Non mi è importato minimamente, anche perché se avessi voluto avrei fatto 820 interviste da quel marzo ad oggi. Il lavorare in televisione è l'ultima cosa che mi interessa... è il lato umano che mi ha fatto male anche perché - siccome adesso con la nuova dirigenza Rai i rapporti si sono sistemati e ho un nuovo progetto per Rai1 - lavorativamente parlando sono a posto dovrei essere "salva"... invece in realtà sto ancora cercando di recuperare l'entusiasmo per farlo questo lavoro, perché è stata una violenza tale che mi hanno tolto la voglia di farlo".

Ed ancora la conduttrice sostiene, con convinzione, che "hanno voluto colpire mio marito (il noto agente Lucio Presta n.d.r.) -. Questo è sempre successo: già in passato mi era stato chiuso un programma e mi avevano proprio detto che era per colpire lui perché gli era stato detto 'ti colpiremo sul tuo anello più debole'. Sì, sono anni, da quando sto con lui, che mi danno della raccomandata ma chi se ne importa".

La Perego tornerà in Rai nel 2018 "ma sono terrorizzata all’idea di rivedermi in uno studio tv. Prima pensavo che il mio fosse un lavoro meraviglioso. Mi sentivo miracolata. Mi divertivo. Ora ho paura".

(Redazione Online/s.a.)

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