Si è parlato dei nuovi casi di Sla - Sclerosi laterale amiotrofica, di distribuzione dei presidi per i malati assistiti a domicilio e delle risorse del fondo nazionale per la "non autosufficienza" nel corso dell'incontro di questa mattina tra l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, e le rappresentanti delle associazioni "Viva la Vita Sardegna" e "Comitato 16 Novembre", che proseguono l'attività a favore delle persone con Sla iniziata da Salvatore Usala.

La presidente Irma Ibba ha chiesto aggiornamenti sui nuovi piani per il programma regionale "Ritornare a Casa" e sul numero dei pazienti affetti da Sla in Sardegna, mentre la vice presidente Maria Paola Aureli ha segnalato la mancanza di erogazione di alcuni presidi indispensabili per la nutrizione dei malati.

L'assessore ha chiarito che la Sardegna continua ad avere un fondo per la "non autosufficienza" maggiore di quello nazionale e che le risorse del programma "Ritornare a Casa" sono state tutte utilizzate sia per dare continuità ai vecchi piani che per finanziare i nuovi.

In risposta ad una domanda sui 500 milioni annunciati dal precedente Governo e relativi al fondo nazionale, l'assessore ha risposto come non risulti, al momento, alcuna novità.

L'assessore ha accolto la richiesta di un nuovo incontro nell'arco di quindici giorni con l'associazione, in cui ad essere coinvolte saranno la direzione generale delle Politiche sociali, dell'Ats e l'Anci Sardegna.

(Unioneonline/v.l.)
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