Gli anziani italiani non conoscono o non mettono in pratica le regole per la prevenzione del cancro. E questo avviene anche in Sardegna.

Tabagismo e chili di troppo, fra i principali fattori di rischio del tumore al rene, sono nell’Isola particolarmente diffusi: nella regione il 27% della popolazione adulta fuma regolarmente e il 27% è in sovrappeso (il 10% addirittura obeso).

A questo tema con specifico riferimento al cancro al rene è dedicato il tour itinerante in programma nella Penisola e organizzato da Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) in collaborazione con FederAnziani, e che lunedì 23 aprile farà tappa a Cagliari.

A partire dalle 16 all'ADA (Associazione per i diritti degli anziani) di via Po 1 si terrà un incontro volto a sensibilizzare sui corretti stili di vita da adottare e sulle cattive pratiche da evitare. Ampio spazio verrà destinato anche ad approfondire le terapie oggi a disposizione degli oncologi.

"Abbiamo deciso di rivolgerci anzitutto agli over 65 perché gli stili di vita sani vanno seguiti anche durante la terza età - afferma il dottor Daniele Farci, Dirigente dell’Oncologia Medica dell’Ospedale Businco di Cagliari -. I dati parlano chiaro: l'aspettativa di vita aumenta, quindi non è mai troppo tardi per modificare le proprie abitudini sbagliate e stare così alla larga da molte gravi malattie. In particolare i tumori genito-urinari sono pesantemente influenzati da un vizio estremamente pericoloso, e ancora in parte sottovalutato dagli over 70, come il fumo. Quando accendiamo una sigaretta le sostanze nocive e cancerogene non colpiscono solo le vie aeree superiori e i polmoni. Anche l'apparato urinario corre gravi pericoli. Al tabacco sono, per esempio, attribuibili circa il 40% di tutti i casi maschili di tumore del rene".

Un altro fattore di rischio per questa malattia è rappresentato dall’ipertensione arteriosa, una condizione tipica della terza età. "Aumenta fino al 60% le probabilità di insorgenza - prosegue Daniele Farci -. È determinata soprattutto da un’alimentazione scorretta ed eccessivamente ricca di sale e grassi saturi. Il nostro consiglio è di seguire sempre, dall’infanzia fino alla vecchiaia, la dieta mediterranea e di praticare costantemente un po’ di attività fisica. Così si possono contrastare i principali processi degenerativi legati all'invecchiamento, prevenire i disturbi cardiovascolari e metabolici e diminuire anche il rischio oncologico".

(Unioneonline/v.l.)
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