L'obiettivo dell'Italia non è chiudere le porte ai migranti, ma regolamentare i flussi di arrivo: è la posizione del premier Paolo Gentiloni espressa al termine del Consiglio dei ministri di stamattina.

Nel corso della riunione, ha detto, sono state prese decisioni in materia che "attrezzano il Paese a nuove sfide, lavorando per rendere più rapidi i processi di concessione e riconoscimento dei diritti dei rifugiati, il diritto all'asilo, più trasparenti i meccanismi esistenti per i sistemi di accoglienza, facilitando i meccanismi necessari nei rimpatri dei migranti che non hanno diritto all'asilo".

Una sorta di "nuovo modello di accoglienza", ha spiegato Marco Minniti, ministro dell'Interno, con centri permanenti per il rimpatrio, uno per ogni regione, e procedure più semplici per il rientro nei Paesi di origine, oltre a lavori di pubblica utilità, non pagati, per i richiedenti asilo in attesa del provvedimento.

Altra novità riguarda il Daspo urbano, ossia in caso di violazione, da parte del cittadino, di alcune regole, le autorità potranno proibirgli di frequentare quel territorio.

Gentiloni ha inoltre annunciato l'avvio del "Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa", di cui più volte si è parlato nei mesi scorsi, e che è stato fortemente voluto dal ministro Roberta Pinotti, il quale contiene modifiche per l'assetto della Difesa.
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