Coloro che richiedono asilo in Italia "devono poter essere utilizzati per lavori di pubblica utilità, finanziati con fondi Ue".

Occupazioni che serviranno a "evitare il vuoto dell'attesa", ma che non saranno retribuiti.

A lanciare l'idea è il ministro dell'Interno Marco Minniti durante l'audizione alle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato.

Il riferimento è ai tempi lunghi (in media due anni) che i migranti devono attendere per ottenere una risposta alla loro domanda di asilo.

Il ministro ha inoltre affermato che "saranno riaperti centri dove tenere le persone in attesa di essere rimpatriate, uno per regione, per un totale di 1.600 posti".

Infine, parlando dell'accordo firmato da Gentiloni e dal premier libico al-Serraj per la gestione dell'emergenza migranti, ha aggiunto: "Ora la sfida è la sua applicazione".
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