Adesso è ufficiale: i Rossomori lasciano la coalizione di centrosinistra e ritirano la loro delegazione nella Giunta regionale.

Il servizio sul Tg di Videolina è di Nicola Scano

A dare l’annuncio i vertici del partito e il consigliere regionale Emilio Usula durante la conferenza stampa di questa mattina in Consiglio: «L’assessore Elisabetta Falchi ha presentato questa mattina le sue dimissioni irrevocabili al presidente Pigliaru – ha detto il presidente dei Rossomori Gesuino Muledda – il partito da oggi è ufficialmente all’opposizione».

L'addio della Falchi segue quello dell'assessore Gian Mario Demuro, che ieri aveva consegnato le sue dimissioni nelle mani di Pigliaru.

Alla conferenza stampa non ha partecipato l’altro consigliere regionale dei Rossomori, Paolo Zedda su posizioni differenti rispetto alle decisioni assunte dal Consiglio nazionale. «Zedda rimane comunque nel partito – ha assicurato Muledda – le diverse posizioni hanno trovato una sintesi».

A determinare la rottura tra i Rossomori e il centrosinistra, i contrasti con il presidente Pigliaru e con il Pd. «I problemi interni alle correnti del Partito Democratico hanno impedito alla coalizione di lavorare in squadra e il presidente Pigliaru ha alimentato le divisioni – ha spiegato il segretario nazionale Marco Pau – noi abbiamo provato più volte ad attivare un confronto serio su temi importanti come il lavoro, la lotta alla povertà, la vertenza entrate i trasporti e la sanità ma non ci siamo riusciti».

«Il Pd ha subito una mutazione genetica – ha aggiunto Muledda – rinunciando alla sua tradizione autonomista e federalista, questo cambia le prospettive di coalizione. I suoi massimi rappresentanti istituzionali si sono appiattiti sulle posizioni del Governo. Ne prendiamo atto e per questo usciamo dalla maggioranza. Lavoreremo per mettere insieme un raggruppamento di forze sardiste, sovraniste e indipendentiste per un programma di autogoverno. In ogni caso non andremo mai con il centrodestra».

Duro anche il giudizio del consigliere regionale Emilio Usula: «La convocazione per mercoledì prossimo di un vertice a Tramatza riservato ai consiglieri regionali senza la presenza dei partiti è un’ulteriore prova della volontà di delegittimare le forze politiche che fanno parte della coalizione – ha affermato Usula – in questi due anni di governo siamo stati sempre leali, abbiamo provato a offrire il nostro contributo ma non siamo stati ascoltati. Sul referendum Pigliaru ha deciso di giocare da solo la partita senza ascoltare le diverse voci del centrosinistra. Ha perso malamente e ne deve prendere atto».

L’uscita dalla maggioranza dei Rossomori comporterà anche lo scioglimento del gruppo consiliare “Soberania e Indipendentzia”. I due consiglieri regionali Usula e Zedda aderiranno al Gruppo Misto.

«Sia chiaro che la nostra non è una battaglia di potere – conclude il presidente Muledda – rinunciamo ad un assessore che ha lavorato bene, non abbiamo mai chiesto rappresentanze in enti o Asl. Da oggi lavoreremo a un progetto diverso che metta al centro il lavoro e il riscatto delle zone interne».

LA LETTERA DELLA FALCHI

Comunico le mie dimissioni da assessore regionale dell’Agricoltura.

I Rossomori, partito che mi ha indicato come Assessore, e dei quali in questi tre anni ho apprezzato la linea politica, escono dalla maggioranza che governa la Regione, e mi hanno chiesto di lasciare la Giunta Pigliaru. Ho deciso di farlo, per correttezza, per coerenza.

Nel corso del mandato, in virtù della mia esperienza di agricoltore, ho ritenuto fondamentale ascoltare e confrontarmi con chi è concretamente coinvolto nell’agricoltura, nella pastorizia e nella pesca.

Con loro, attraverso un contatto costante, ci siamo impegnati per rilanciare i comparti, creando i presupposti per programmare correttamente e costruire un sistema razionale e processi innovativi che potessero dare forza alle produzioni di qualità e d’eccellenza della Sardegna.

Lo abbiamo fatto affrontando le criticità storiche dell’agricoltura sarda; rilanciando la spesa; combattendo costantemente nei tavoli nazionali ed europei per far valere le nostre istanze.

Abbiamo realizzato una serie di interventi importanti per il comparto ovicaprino, per il potenziamento dei premi accoppiati della PAC, per la chiusura del vecchio ciclo PSR e l’apertura del nuovo PSR 2014/2020, per la programmazione del fondo per la pesca, per i consorzi di bonifica, per i giovani agricoltori, per la promozione dei prodotti di eccellenza, per l’accesso al credito delle imprese agricole e della pesca.

Molto è stato fatto e molto di più avremmo potuto fare per un’agricoltura più competitiva. Non nascondo stanchezza e un certo isolamento in alcuni frangenti difficili, così come, per lealtà, non ho mai nascosto la mia contrarietà ad alcune scelte operate dalla Giunta.

Intendo ringraziare pubblicamente il Presidente Pigliaru per l’opportunità datami, i colleghi della Giunta con i quali ho condiviso impegno e passione, le strutture dell’Assessorato e delle Agenzie per il lavoro realizzato.

A tutti loro vanno i miei migliori auguri di buon lavoro nell’interesse dei Sardi e della Sardegna.
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