"Considerando la lettura più favorevole all'imputato il suo è un alibi falso".

Il pg Maria Grazia Genoese ha chiesto la conferma integrale della sentenza di condanna inflitta dal Tribunale all'ex assessore regionale ai Trasporti Marco Carboni, accusato di rapina e violenza sessuale sull'ex moglie.

L'ingegnere cagliaritano, 58 anni (difeso dagli avvocati Leonardo Filippi e Luigi Isolabella) era stato condannato a nove anni di reclusione dalla prima sezione penale di Cagliari il 5 febbraio 2015.

Una pena che secondo il procuratore generale che oggi ha parlato per oltre due ore deve essere confermata dalla Corte d'appello presieduta da Giovanni Lavena.

Erano stati i familiari dell'imputato, la ex moglie, il suocero, la figlia e la baby sitter (parte civile con i legali Luigi Concas e Massimo Macciotta) a riconoscere Carboni quale autore della rapina ai loro danni.

Un malvivente mascherato (con un casco integrale sulla testa) il 23 settembre 2013 si era introdotto nella casa di Selargius (in cui prima della separazione dalla moglie viveva anche Carboni) con un coltello in mano e aveva preteso dei soldi e molestato sessualmente la ex moglie di Carboni.

"Io ritengo che Carboni in quel periodo abbia attraversato un periodo molto particolare e ai rapporti con la ex moglie va ricondotto quel cortocircuito mentale che si è concretizzato in una condotta di violenza e aggressività".
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