E' scontro tra centrodestra e centrosinistra in Consiglio regionale sulla mancata proroga del piano casa. Dopo gli ultimi appelli di oggi in commissione e a 48 dalla scadenza del termine ultimo per presentare le domande di deroga agli strumenti urbanistici, l'opposizione punta il dito contro la maggioranza che replica con il presidente della stessa commissione. "In un tempo di profonda crisi dei comparti produttivi, la politica non può permettersi il lusso di gingillarsi in scelte ideologiche da salotto benpensante, completamente avulse dalla realtà e che dimenticano il conclamato fallimento dell'urbanistica progressista - dice il capogruppo sardista Christian Solinas - In questi anni il piano casa, che pure necessita di alcuni correttivi, non ha rappresentato uno strumento di speculazione selvaggia ma - sottolinea - l'unico incentivo efficace per tenere in vita il settore edilizio e il suo indotto mediante interventi che hanno limitato il consumo di nuovo territorio, densificando e recuperando i tessuti urbani esistenti". "La Giunta regionale è ostaggio delle correnti del Pd, risponde solo ad esse passando sopra le esigenze della Sardegna e dei sardi - tuona Ugo Cappellacci (Fi) - Avevano promesso un aggiornamento del Piano paesaggistico, peraltro già fatto da noi, e invece si limitano ad un ripristino della versione precedente piena zeppa di errori grossolani. Lo stesso atteggiamento - sostiene - traspare dalla mancata proroga del Piano casa: abbiamo suggerito una soluzione di buon senso volta ad evitare un vuoto normativo tra il giorno della scadenza e la data in cui sarà approvata la nuova legge, ma la Giunta ha dimostrato un'ottusa rigidità politica, che ci ricorda quella di due legislature fa". "Invece di una battaglia politica intrisa di demagogia, ci aspettiamo che il centrodestra porti avanti lo spirito di collaborazione che ha finora dimostrato nei lavori della commissione, per arrivare quanto prima all'approvazione della legge che riordina l'edilizia in Sardegna - replica Antonio Solinas (Pd), presidente della commissione Governo del Territorio - Al contrario della passata legislatura, non esistono interessi più o meno palesi da tutelare. Anche sul peso più o meno presunto di Soru, i colleghi della minoranza vanno a vuoto - osserva riferendosi alle critiche lanciate in una conferenza stampa - Renato Soru è il segretario regionale del Partito democratico, ma il presidente della Regione è e rimane Francesco Pigliaru. I gruppi consiliari lavorano nella totale autonomia".
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