La notte del 14 aprile del 1912, quando il Titanic colò a picco dopo aver urtato contro un iceberg, Esther Hart, una dei passeggeri a bordo della nave, scrisse una lettera alla madre, che non fu mai inviata. Quella lettera, acquistata vent'anni fa da un collezionista e oggi di proprietà della società Henry Aldridge & Son, sarà venduta all'asta a fine aprile in Gran Bretagna. E i battitori prevedono di raggiungere la quota di 120mila euro. La signora Hart e sua figlia Eva, che all'epoca del naufragio aveva 7 anni, furono tra i pochi sopravvissuti alla tragedia, mentre Benjamin, il marito della Hart, figura tra i 1.500 dispersi. Nella lettera - che a detta di Andrew Aldridge, responsabile delle reliquie del Titanic per la Henry Aldridge & Son fu l'unica scritta quella notte - Esther racconta alla madre di essersi ammalata il giorno prima e le anticipa che lei e la figlia avrebbero cantato la notte successiva sul palcoscenico del Titanic. Fu Eva Hart - morta nel 1996 - a raccontare che sua madre aveva recuperato la lettera nella tasca del mantello del padre dopo il salvataggio.
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