Usare il Bancomat costerà meno, non usarlo costerà di più, 30 euro a transazione rifiutata.

È in sintesi, quanto prevedono i provvedimenti allo studio del governo, che da un lato dà, abbassando di molto le commissioni interbancarie, dall'altro toglie, obbligando tutti gli esercenti e i liberi professionisti ad accettare i pagamenti con Bancomat e carte di credito.

Il decreto sul pos obbligatorio, che dovrebbe essere inserito nella Legge di bilancio, introduce sanzioni fino a 30 euro per ogni transazione rifiutata da artigiani, commercianti e liberi professionisti, che saranno tenuti ad accettare i pagamenti elettronici anche per importi inferiori ai 5 euro.

L'obbligo è rivolto a tutte le categorie di artigiani, commecianti e professionisti (medici, avvocati, commercialisti ecc) che offrono servizi al pubblico, non è prevista nessuna esenzione in base al fatturato, Gli unici esercenti esclusi dovrebbero essere benzinai e tabacchi, che incassano le accise e le versano direttamente all'Erario.

Per quanto riguarda le commissioni interbancarie, il decreto legge del governo ci dà un taglio accogliendo una direttiva del 2015 dell'Unione Europea: per carte di debito e prepagate il tetto è fissato allo 0,2% del valore della transazione, a fronte di una media odierna dello 0,5%; per le carte di credito si passa invece da una media dello 0,7% a un tetto dello 0,3%.

Ma non basta, secondo la Confcommercio e le associazioni dei consumatori. Le spese interbancarie sono infatti solo una parte del costo del Pos per i commercianti. Ci sono infatti i costi per l'installazione, il canone mensile da pagare alla banca, e poi quelli per ogni transazione, divisi in due parti: fissi e variabili. La spesa varia a seconda della banche e delle transazioni, ma si può arrivare a una somma di oltre 500 euro al mese, non poco per le piccole e medie imprese di cui l'Italia è piena.

(Redazione Online/L)
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