Nella filiera di settore caseario c'è spazio anche per i cardi.

Dai semi di questa pianta spontanea si produce una farina con un alto contenuto di proteine adatta a migliorare la produzione del latte e formaggi di pecora come dimostra uno studio di un gruppo di ricercatori del dipartimento di agraria dell'Università di Sassari.

Con un dettaglio non trascurabile: la farina di cardo è priva di sostanze geneticamente modificate.

Tutto questo si traduce in un salto di qualità che permetterà di certificare latte e formaggi con il marchio "cento per cento made in Sardina ogm free", come spiega il direttore regionale di Coldiretti, Luca Saba.

E chi sul cardo ha costruito le proprie fortune è un sassarese considerato il pioniere dell'agricoltura sostenibile.

Giacomo Masia, 34 anni, da quando ne aveva sedici ha sempre scommesso sull'innovazione e all'Expo di Milano ha sfiorato la vittoria dell'Oscar Green 2015, il premio ideato da Coldiretti Giovani Impresa.

Masia è titolare di un'azienda agricola nelle campagne di Campanedda, in provincia di Sassari dove produce cereali, mais ed erba medica e dove da tre anni ha iniziato a coltivare il cardo per produrre materie plastiche biodegradabili con una coltivazione a basso impatto ambientale.
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