La coperta è corta e l'approvazione della Legge di Stabilità (quando non ci pensa Bruxelles) è sempre l'occasione per ricordarlo. Succede così che ogni misura tesa a sostenere il reddito delle famiglie risulti un incredibile sforzo fatto in condizioni proibitive. Siccome però il più delle volte si tratta di bonus a scadenza, è bene ricordare le agevolazioni di cui si potrà godere per tutto il 2015.

BONUS NEONATI 2015 - Riguarda i bambini che nasceranno tra il 2015 e il 2017. Il bonus bebè renziano prenderà le forme di un assegno pari a 80 euro mensili (dunque, 960 euro in un anno) per le madri che mettono al mondo o adottano un bambino tra il gennaio 2015 e il dicembre 2017 e fino al compimento dei 3 anni. Ma attenzione: il reddito complessivo della famiglia, relativo all'anno precedente quello della richiesta, non deve essere superiore ai 90mila euro lordi. Il bonus dovrebbe essere esentato dal pagamento delle tasse e cumulabile con l'altro "famoso" bonus renziano degli 80 euro in busta paga. La domanda va inviata all'Inps, ma, a causa dell'assenza di decreti attuativi, al momento non è stata resa nota ancora la procedura. Bisognerà comunque fare attenzione nella presentazione della domanda perché il bonus è ad esaurimento.

VOUCHER BABY SITTER - Il cosiddetto voucher baby sitter è un aiuto per le donne che hanno l'esigenza di pagare l'asilo nido, dopo il periodo di astensione dal lavoro connesso alla maternità. Il voucher, introdotto dalla riforma Fornero nel 2012, è stato rivisto dal Governo Renzi.

L’aiuto, pari a 300 euro, era però concesso solo ai dipendenti privati, lasciando fuori sia i lavoratori autonomi sia quelli della pubblica amministrazione. E' stato ora esteso alle donne lavoratrici nell'ambito statale ed è passato da 300 a 600 euro mensili. Non ci sono nemmeno limiti di reddito.

Anche in questo caso la domanda per l'ammissione dovrà essere inoltrata all'Inps entro il 31 dicembre. La domanda deve essere effettuata entro gli 11 mesi dalla conclusione del periodo di maternità e sono ammesse al beneficio anche quelle donne che hanno usufruito del congedo parentale, ma soltanto per i mesi non usufruiti ancora.

BONUS 80 EURO - Il bonus Irpef è stato stabilizzato. Vale per chi ha un reddito non superiore a 24mila euro, e decresce gradualmente con l’aumentare del reddito (fino a 26mila euro). Il bonus arriva direttamente in busta paga, ma sotto forma di detrazione e riguarda circa 10 milioni di italiani.

MOBILI ED ELETTRODOMESTICI - Arrivano per tutto il 2015 gli incentivi per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l’arredo della casa che viene ristrutturata. Fino al 31 dicembre 2015 è prevista una detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici da sfruttare su 10 anni.

RISPARMIO ENERGETICO - Gli sgravi fiscali per interventi di riqualificazione energetica (i cosiddetti ecobonus) e per ristrutturazioni edilizie sono stati prolungati. Le agevolazioni sulla riqualificazione energetica degli edifici restano al 65%, anziché scendere al 50%. Poi, a partire dal 2016, si tornerà al 36 per cento. Per quanto riguarda gli interventi nelle parti comuni dei condomini, prima le detrazioni dovevano valere il 50% fino a giugno 2016, ora saliranno al 65%, ma solo fino a dicembre 2015. Prolungato, infine, anche il termine per la detrazione relativa alle ristrutturazioni edilizie, che passa dal 40% al 50% e durerà fino alla fine del 2015. Anche in questo caso, dal 1 gennaio 2016, si torna all’aliquota del 36 per cento. Tutte queste detrazioni saranno ripartite in dieci quote annuali e saranno relative a interventi non superiori ai 96mila euro.

Emanuela Zoncu (e.zoncu@unionesarda.it)
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