“Venti anni sono l'età della spensieratezza, dei sogni, del divertimento e tutto questo a Denise non è stato possibile far vivere a fianco alla sua mamma. Noi speriamo che in qualche angolo del mondo possa esserci una Denise che, seppur lontano dalla sua vera famiglia, possa essere amata”. Sono queste le parole dell’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia Pipitone. Tanti auguri di buon compleanno piccola Denise, ovunque tu sia. Un raggio di sole venuto al mondo nel 2000, a Mazara del Vallo, nella punta occidentale estrema della Sicilia, quando il sole batteva alto e ancora si poteva gioire liberamente con gli abbracci e i sorrisi. Oggi tutto è cambiato, il mondo è mutato e ce lo racconta ogni giorno questa società strana e piena di sorrisi nascosti da una mascherina e dagli abbracci rubati da un virus invisibile che continua a decimare persone lungo le corsie delle terapie intensive e nel silenzio delle case. Il mondo è cambiato prepotentemente, ma nessuno ha mai smesso di cercare la piccola di Mazara del Vallo. Nessuno.

La speranza di riabbracciarla è rimasta sempre viva nel cuore di chi le ha vuole bene e in primis della sua mamma Piera Maggio e del papà Pietro Pulizzi. Una famiglia che da quel lontano 1° settembre 2004 non si è mai arresa e rassegnata. Aveva soltanto tre anni la piccola Denise, e l’innocenza di un gioco si è trasformata improvvisamente in un mistero drammatico e senza risposte.

L’avvocato Frazzitta aggiunge: Molte sono le persone che non hanno raccontato la verità, una di loro è stata pure condannata per false dichiarazioni al pubblico ministero ed è Gaspare Ghaleb, imputazione poi decaduta per essersi il reato estinto per intervenuta prescrizione, tuttavia non è il solo ad averci raccontato falsità, ed è a questi che ci rivolgiamo perché abbiano il coraggio di squarciare il velo di paura che li opprime. Che lo facciano in nome di una ragazza ventenne oggi, per farle vivere la vita che ha il diritto di vivere con i suoi genitori. Buon compleanno piccola Denise”.

Sono trascorsi 16 anni dal rapimento. La tecnologia ha preso il sopravvento nella nostra vita, ma purtroppo non è cambiata la coscienza di chi ha deciso di strappare via la piccola dalla sua famiglia. Un vuoto incolmabile che ancora non ha trovato una risposta. La Sicilia, l’Italia e, anzi, il mondo, hanno acceso i riflettori su Via Domenico La Bruna per scoprire cosa possa essere accaduto tra quelle strade ma Denise? Dov’è?

Il 1° settembre del 2004 sembrava un giorno come un altro a Mazara del Vallo. Erano le 8.30 del mattino e Piera Maggio aveva affidato i suoi due figli alla propria madre per recarsi al corso d’informatica. Tutto cambia alle 12.30, quando riceve una chiamata in cui le comunicano che Denise, la sua bambina, era scomparsa e tutti la stavano cercando. Piera si precipita subito a casa, in via Domenico La Bruna, alla periferia del paese, vicino al cimitero. Il mercoledì mattina, a circa 500 metri in linea d’aria, si svolge il mercato rionale.

La donna ripete agli inquirenti che Denise non si sarebbe mai allontanata da sola. Qualcuno sicuramente l’aveva rapita. Ma chi? L’ultima traccia della bimba risale alle 11.35 di quella mattina, quando giocava nel garage-cucina con la nonna mentre questa preparava da mangiare. Denise si era accorta improvvisamente della presenza del cuginetto e gli è corsa dietro ma il cuginetto non l’ha vista.

Angelo Barraco
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