Eccezionale scoperta alla biblioteca universitaria di Pavia: un antesignano dello spartito musicale, quello che a tutti gli effetti sembrerebbe il più antico documento di questo tipo mai arrivato ai giorni nostri, è stato rinvenuto durante il restauro di un volume del 1628.

Dal testo, "In Ecclesia Mediolanensi" di Giovanni De Deis, è emerso in particolare un foglio in pergamena manoscritta che, ad un attento esame, si è rivelato essere un documento composito che, oltre alle iscrizioni, contiene minutissime notazioni di musica medievale.

Il ritrovamento è avvenuto durante le operazioni di restauro e a seguito del distacco della controguardia posteriore del volume, da cui è uscito il foglio in pergamena manoscritta: era consuetudine che i legatori utilizzassero come materiale per rinforzare le rilegature frammenti di altri testi. La particolarità è che si tratta di un foglio intero, ancora ben leggibile, nonostante sia stato cosparso di colla animale perché aderisse al cartone.

Un'immagine completa del documento
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Per le prime verifiche è stato interpellato l'esperto musicologo francese Dominique Gatté, specialista di musica medievale, il quale ha confermato che si tratta di una pagina, pressoché completa, di un antifonario, ovvero un breviario che riportava anche le parti cantate della liturgia, databile intorno al 1100 e collocabile nell’area di Novara.

Il documento è decorato da una miniatura di difficile interpretazione, che rappresenta un animale mitologico con zampe colorate e fattezze di serpente.

(Unioneonline/v.l.)
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