Sei alunni della scuola secondaria di primo grado "Grazia Deledda" di Oristano hanno sostenuto in sardo una parte dell'esame per il conseguimento della licenza media.

Mattia Poddighe, Alessio Mereu, Leonardo Misura, Elisa Saba e Samuele Soru, della classe III C, seguiti dalle professoresse Simona Puddu (docente interna) e Rita Trudu (esperta esterna), e Carlo Garau della classe III A hanno chiesto alla commissione esaminatrice di poter esporre una parte della tesina in lingua sarda.

"Dd'apu bòfiu fai poita ca pensu chi siat giustu, in una tzitadi innui si chistionant duas lìnguas, a ddas podi imperai ambaduas in calisisiat logu e po nai calisisiat cosa", rimarca con naturalezza Carlo Garau, destinatario nella sua famiglia di un'educazione linguistica bilingue precoce in sardo e in italiano.

Nell'anno scolastico appena conclusosi, la professoressa Simona Puddu, con la collaborazione dell'esperta Rita Trudu, ha condotto nella terza C una sperimentazione per l'utilizzo della lingua sarda in orario curricolare nell'insegnamento delle scienze.

In particolare, è stato approfondito lo studio della geologia della Sardegna e, per quanto riguarda la biologia, quello delle molecole della vita e l'ereditarietà. "Abbiamo parlato dell'origine del sistema solare, della struttura della Terra, della tettonica a zolle, di terremoti e di vulcani - ricorda la docente Simona Puddu - fino ad arrivare alla storia geologica della Sardegna, analizzando era per era le trasformazioni subite dall'Isola nel corso di milioni di anni e guidando i ragazzi nella conoscenza delle principali rocce presenti nel nostro territorio. L'aver sviluppato questi argomenti in sardo è stata un'esperienza formativa utile ed entusiasmante, dalle molteplici valenze", sottolinea la professoressa.

L'Istituto comprensivo 3 ha in passato svolto analoghe sperimentazioni, anche nella scuola dell'infanzia e in quella primaria.
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