Molestie sessuali, fondi irregolari, fuga di notizie e scommesse pilotate: sono molti gli elementi che hanno portato l'Accademia di Svezia a finire nell'occhio del ciclone, minata nell'integrità agli occhi del mondo.

Un vero e proprio terremoto all'interno della prestigiosa istituzione, che dovrà ora dedicare tutti i propri sforzi a “ripristinare la credibilità".

Un compito annunciato dalla Nobel Fundation ma senz’altro arduo, e che parte proprio con l’odierna decisione di non assegnare, per il 2018, il premio per la Letteratura.

Il provvedimento, in realtà, è più che altro simbolico, visto che nel 2019 avverrà una doppia assegnazione del premio. Ma è un primo e importante passo da cui partire.

Ma come si è arrivati a questa situazione?

FINANZIAMENTI ILLECITI - I primi problemi iniziano nel 2010, anno in cui l'istituzione finanzia il centro culturale 'Forum'. A capo della società, che organizza eventi culturali, è Jean-Claude Arnault, fotografo e intellettuale franco-svedese nonché marito della poetessa Katarina Frostenson, dal 1992 membro dell'Accademia. Il finanziamento desta sospetti, e la polizia tributaria avvia un'investigazione per gravi irregolarità nel versamento dei fondi.

Lo scorso aprile, alla notizia trapelata da fonti di stampa dell'apertura di un'inchiesta sul caso, l'ente ha deciso di sospendere il finanziamento.

ANNUNCI E SCOMMESSE - C’è poi la nuova inchiesta relativa alla fuga di notizie, che pare potrebbe essere stata generata dallo stesso Arnault, e relativa ai nomi dei vincitori degli ultimi anni: tali indiscrezioni potrebbero aver favorito alcuni scommettitori alla vigilia dell'annuncio del premio.

PREMI PILOTATI – Secondo la stampa svedese Arnault avrebbe inoltre “pilotato” l'assegnazione del Nobel a due scrittori francesi: Jean-Marie Gustave Le Clézio, vincitore nel 2008, e Patrick Modiano, vincitore nel 2014.

MOLESTIE - Arnault si trova poi dal novembre 2017 nel mirino di media e Accademia in seguito alle accuse di molestie sessuali a lui rivolte da ben 18 donne. Un reato ormai in prescrizione e per cui non è stata presentata alcuna denuncia, ma la vicenda ha comunque minato la credibilità della coppia tanto da portare l'Accademia al voto per decidere se rimuovere o meno Frostenson dall'ente, sospettata di reticenza e connivenza con le responsabilità del marito.

LA SPACCATURA - Dopo il voto contrario all’espulsione della Frostenson dalla maggioranza dei membri dell’Accademia, Klas Ostergren, Kjell Espmark e Peter Englund si sono dimessi subito subito per protesta. A seguirli, il mese successivo, Sara Danius, segretaria permanente dell'Accademia, e Sara Stridsberg. Alla fine, travolta dalle polemiche, ha lasciato anche Katarina Frostenson.

VICTORIA - A fine aprile, quindi, il nuovo scandalo: il quotidiano “Svenska Dagnladet” raccoglie infatti le testimonianze di tre persone secondo cui Jean-Claude Arnault, durante una festa a Stoccolma nel 2006, avrebbe molestato sessualmente, palpeggiandola, la principessa ereditaria svedese Victoria. La notizia non è mai stata confermata dalla famiglia reale, ma le teste coronate svedesi hanno contestualmente rilasciato una dichiarazione per esprimere sostegno alla campagna #MeToo.

(Unioneonline/v.l.)
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