Sarà Alberto Cincotti, docente di Principi di Ingegneria chimica all'Università di Cagliari, a rappresentare l'eccellenza sarda al primo meeting intermedio tra i partner del progetto "Drynet", che vede riuniti in un gruppo interdisciplinare di ricercatori gli atenei di Teramo, Cagliari e Modena, l'Università di Burgos in Spagna, la Chulalongkorn University in Tailandia, l'Institute of ArgoBiological Sciences in Giappone e le aziende Avantea srl (Italia), Biotalentum limited (Ungheria) e Imagene Limited (Francia).

Si tratta di un progetto di ricerca - avviato a marzo dello scorso anno e che avrà durata quadriennale con un finanziamento di 896mila euro da Horizon2020, Marie Skłodowska-Curie Action RISE "Research and Innovation Staff Exchange"- che punta a "indurre la disidratazione reversibile in cellule e gameti (spermatozoi) di mammifero": l'obiettivo finale è consentire la conservazione sicura e per lunghi periodi di tempo di materiale biologico a temperatura ambiente come alternativa ai protocolli di crioconservazione attualmente utilizzati ma economicamente non convenienti.

Il progetto si posiziona dunque come il primo passo per trasformare il biobanking in un sistema diffuso e accessibile sfruttando la tecnologia con notevoli risparmi sui costi e con un basso impatto ambientale.

L'idea che sta alla base di Drynet è quella di imitare la natura, dato che l'essicazione reversibile è un fenomeno naturale e fisiologico: alcuni organismi, appartenenti sia al regno vegetale sia a quello animale, sono infatti in grado di preservarsi senza acqua - allo stato anidro, dunque - per lunghi periodi, anni, decenni, e in alcuni casi, millenni (tra questi, il tardigrado). Questi organismi, chiamati "anidrobionti", riescono a disidratarsi in modo reversibile, mantenendo dunque la loro vitalità nel momento della reidratazione, grazie alla sintesi e all'accumulo nei loro tessuti di sostanze (proteine/zuccheri) che li proteggono dalla disidratazione.

Il tardigrado, capace di disidratarsi in modo reversibile
Il tardigrado, capace di disidratarsi in modo reversibile
Il tardigrado, capace di disidratarsi in modo reversibile

Drynet può dunque essere il primo passo verso l'individuazione di una tecnologia facilmente accessibile per le biobanche, che consenta anche la conservazione di linee cellulari staminali per la terapia rigenerativa, e per banche genetiche di specie in via di estinzione, a basso costo e più accessibili per tutti.

(Unioneonline/v.l.)
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