DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO LENZA

Il suo volto in primo piano e sullo sfondo un aereo con sopra lo slogan: «Altri parlano, noi lavoriamo». Forse sarebbe stato meglio se si fossero riposati. Almeno alla luce dei primi risultati del tanto enfatizzato avvio dei voli di linea a Fenosu: 237 passeggeri trasportati sino al 21 giugno su vecchi biturboelica, e ieri la mazzata. Una diffida dell'Enac (l'Ente nazionale dell'aviazione civile) impone alla Sogeaor di «cessare ogni forma di pubblicità e di vendita di titoli di viaggio della Fly Oristano», per i voli da Fenosu a Roma, Brescia, Rimini e Pisa.

LO STOP Il manifesto elettorale che contrapponeva presunte chiacchiere ad altrettanta presunta concretezza era quello di Marcello Serra, sino ad aprile presidente della Sogeaor, la società di gestione dello scalo controllata dalla Provincia. I collegamenti con Roma sarebbero dovuti iniziare nel pieno della campagna elettorale ma poi, di rinvio in rinvio, l'inaugurazione è slittata al 3 giugno con il decollo di Fokker da 50 posti fuori produzione dal 1997.

Dato che nessuna compagnia si è candidata a volare sui cieli di Fenosu, la Sogeaor se l'è fatta in casa, creando un ibrido come la Fly Oristano (non è un vettore registrato) e sottoscrivendo un contratto di noleggio con la Denim Air. Così finalmente si è brindato al decollo tanto atteso. A terra è rimasto invece Marcello Serra, non rieletto in Consiglio provinciale.

Ma rischiano di restare a terra anche gli aerei. L'Enac interviene perché, come spiega una nota dell'ufficio stampa, «la Fly Oristano non è in possesso di licenza d'esercizio all'attività di trasporto aereo». Da qui lo stop alla vendita dei biglietti e alla pubblicazione sul sito www. flyoristano.com di «notizie in qualità di vettore aereo. A causa di tale irregolarità - prosegue il comunicato - le informazioni nel sito relative alla compagnia stessa, alla flotta, ai collegamenti e le immagini riprodotte di un aereo Fokker 50 con livrea che riporta il logo Fly Oristano, possono essere ingannevoli per l'utente». Perché è difficile ricavare il dato («essenziale», sottolinea l'Enac) che chi opera il volo è in realtà Denim Air.

MILIONI IN PISTA Una svolta in una storia, quella di Fenosu, esemplare dell'Italia degli orgogli localistici con torri di controllo al posto dei campanili. Con l'aggravante di andare in scena quando ormai tutti sanno che la sopravvivenza dei piccoli scali è quasi impossibile e i medi sono a rischio al di sotto dei 500mila passeggeri l'anno. Meglio non dirlo, però, e raccontare che con gli aerei decollerà il turismo, gli oristanesi avranno benefici economici e il grande vantaggio di potersi imbarcare a pochi chilometri da casa senza dover arrivare fino a Elmas o Alghero. Canticchiando questo leit motiv si è riusciti a spendere circa venti milioni di euro (sull'importo mancano dati certi) per realizzare una pista di 1199 metri, strutture e servizi di supporto necessari per ottenere la certificazione Enac. Per anni si sono accumulati milioni di perdite ripianate con continue ricapitalizzazioni. Tanto da spingere la Camera di Commercio ad abbandonare il consiglio di amministrazione, non sottoscrivere l'ultimo aumento di capitale e votare contro l'approvazione del bilancio. Tra una passività e l'altra si è assunto un bel po' di personale con largo anticipo sull'avvio dell'attività e altro sta per essere chiamato in servizio. Il conto spese è ancora aperto e la Regione ha già stanziato altri tre milioni.

COSTI E BENEFICI In attesa di conoscere il futuro di Fly Oristano (di fatto una biglietteria) e dei voli, vediamo quali vantaggi trarrebbero i viaggiatori. A partire dal collegamento principale, Fenosu-Fiumicino. Elmas dista meno di un'ora da Oristano e, in futuro, la città e l'aeroporto cagliaritano saranno collegati dalle ferrovie con una percorrenza attorno ai 45 minuti. A Fenosu si arriva prima, ma parte del tempo recuperato a terra si perde in cielo: il volo dura un'ora e mezza, contro un'ora e 5 minuti dell'Elmas-Fiumicino. Perché il Fokker del secolo scorso viaggia a una velocità di circa 450 chilometri orari, praticamente la metà degli Airbus, dei Boeing o dei più vecchi MD80 o MD82. A Fenosu, inoltre, è alto il rischio di dirottamento per condizioni meteo sfavorevoli. Mancando le apparecchiature per l'assistenza strumentale a terra, atterraggio e decollo sono possibili solo a vista. Il risultato è che in caso di pioggia intensa o nubi molto basse con visibilità al di sotto del chilometro e mezzo, il pilota deve puntare su un altro scalo e da lì, in autobus, i passeggeri raggiungeranno la meta inizialmente stabilita.

BIGLIETTI E CONDIZIONI DI ACQUISTO Il raffronto con Elmas e Alghero non regge quanto a tipo di aeromobile, durata del volo e garanzia di partire e arrivare a prescindere dalle bizze delle nuvole. Ma anche da punto di vista economico non si vede il vantaggio. Anzi. Vediamo le tariffe in vigore il 20 giugno. Oristano-Roma per residenti: 153,12 euro, ma non rimborsabili e con cambio data e nome non consentito. Da Elmas si pagano 138,36 con Alitalia e 138,33 con Meridiana che applicano una tariffa totalmente rimborsabile, quella della continuità territoriale, per ora negata a Fenosu. Fly Oristano propone una tariffa rimborsabile (con penale di 20 euro) che consente il cambio della data ma non del passeggero. Per riavere i soldi indietro, la procedura è però piuttosto complicata. Bisogna inviare una mail al call center e si riceve un modulo da compilare e spedire via posta elettronica o raccomandata con ricevuta di ritorno.

Per i non residenti, la tariffa più bassa (non rimborsabile e senza cambio nome o data) di Fly Oristano è di 183,12 euro contro i 194,36 di Alitalia e i 159 di Meridiana. Ma lasciamo da parte portafogli e carte di credito e guardiamo l'orologio. Da Oristano si parte alle 9,40 e si arriva a Fiumicino alle 11,10. Il che vuol dire giungere a Roma attorno a mezzogiorno o ancora più tardi. Mattinata persa se si viaggia per lavoro. Il rientro è alle 19 con atterraggio a Fenosu alle 20,20. Cronometro alla mano, andare e tornare in giornata non è impresa semplice, a meno che non si abbia un breve impegno nel pomeriggio.

Il decollo di Fenosu era insomma già stentato, e la Sogeaor pensava a nuove strategie per migliorare e differenziare l'offerta nella speranza di riuscire a far quadrare i conti. Ora però il volo sembra già finito.

lenza@unionesarda.it
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