E' il risultato di una ricerca sulla "fetopatia alcolica" condotto su un campione di 1.568 donne in gravidanza. "Un dato - ha spiegato Graziella Boi, responsabile scientifico del convegno "A piccoli passi verso la vita", svoltosi questo pomeriggio al T-Hotel di Cagliari - che suggerisce un'indicazione: serve maggiore informazione".

Coinvolti nella ricerca, che ha coinvolto tutta la regione, nove ospedali: da Cagliari a Sassari passando per San Gavino, Oristano, Nuoro, Carbonia, Iglesias e Olbia.

Il 96,3 per cento ritiene che le donne in gravidanza non dovrebbero bere alcolici, ma il 33,7 dichiara di non conoscere quali sono i danni che possono essere provocati. Chi dice di sapere tutto ha risposto che gli effetti possono essere neurologici (30,7), comportamentali (1,7), cardiaci (2,3), renali (31). Alla domanda se interesserebbero informazioni su alcol e gravidanza, il 40,6 per cento ha risposto di sì, il 59,4 negativamente.

Le raccomandazioni e gli avvertimenti: "Se bevi - si legge in un bel depliant a forma di scarpino per bebè distribuito durante i lavori- il bimbo si trova a succhiare il latte alcolico senza che il suo organismo abbia maturato le capacità necessarie per eliminare l'alcol ingerito".
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