Il manager non percepirà più un fisso da 160 mila euro lordi all'anno, ma una quota fissa da 11 mila euro lordi e una quota variabile da 0 a 44 mila euro lordi (fino al 40% della quota fissa) sulla base della verifica del raggiungimento degli obiettivi di servizio, indicati nel piano d'ambito, che verranno definiti dall'assemblea degli azionisti già fissata per febbraio 2015, quando verrà strutturata la programmazione annuale e pluriennale degli interventi. Per questo quadro operativo, che apre la nuova finestra temporale dal 2015 al 2019, sono già stati stanziati 500 milioni per opere riguardanti il sistema di condotte di rete e quello della depurazione e fognario. L'obiettivo principale degli interventi è limitare le perdite nella rete.
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